Tornano a Bologna i tendoni del circo con tigri, elefanti, orsi e scimmie. Il Tar dell’Emilia-Romagna ha definitivamente annullato l’ordinanza del Comune di Bologna che vietava la presenza sul territorio di circhi con animali, confermando anche nel merito la decisione cautelare dello scorso gennaio.
Secondo il tribunale amministrativo regionale il provvedimento firmato nel 2013 da Virginio Merola che vietava in modo “assoluto sul territorio comunale di utilizzare e/o di esporre in attività di spettacolo e/o di intrattenimento, pubblico o privato, animali appartenenti alle specie selvatiche ed esotiche” (nonché rapaci notturni e diurni) è contrario alla legge nazionale, di fatto un abuso di potere. “In nessuna parte della legge – stabilisce la sentenza depositata due giorni fa che dà ragione a Global Circus e annulla l’atto di Palazzo d’Accursio – è stabilito alcun divieto d’impiego, in detti spettacoli, di animali appartenenti a diverse specie con conseguente palese contrasto del regolamento impugnato con la disciplina nazionale in materia di spettacoli circensi”.
Pronti a un nuovo ricorso gli animalisti, che giusto un mese fa avevano manifestato in centro a Bologna con l’insospettato supporto di Ersilia Orfei, schieratasi al loro fianco contro “una situazione nei circhi degenerata, dove tutti vogliono lucrare e il benessere degli animali importa a pochi”.
Plaude invece l’ente nazionale circhi, alle prese con un triennio di crisi per l’arte di clown, giocolieri e addestratori: oltre seimila persone lavorano oggi sotto i tendoni a righe della penisola in un centinaio di circhi, dove si staccano circa tre milioni di biglietti l’anno con una fatturato che non supera i 30 milioni di euro complessivi (stime Enc). E dove gli animali di scena sono meno di 1.500, di cui oltre 500 sono cavalli abituati a vivere in cattività, non orsi strappati al Polo Nord o leoni con il mal d’Africa.
Una vittoria per i bambini che amano la magia circense, dunque, quella annunciata a Bologna che va però in netta controtendenza con quanto sta avvenendo proprio in queste settimane negli Usa, dove i repubblicani hanno fatto proprie le mozioni dell’Animal Defenders International (Adi) presentando un disegno di legge per vietare l’uso di animali selvatici nei circhi itineranti oltreoceano.
Il Sole 24 Ore – 8 maggio 2014