Spetta anche ai Dipartimenti di prevenzione delle Asl un ruolo nella gestione della sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche. La gestione dell’emergenza consiste anche nell’intraprendere una serie d’azioni di prevenzione atte a mitigare i fattori che potenzialmente potrebbero generare l’emergenza. Lo scopo è quello di identificare gli scenari in cui si possono generare emergenze durante lo svolgimento della manifestatone e come intervenire
Ai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL spetta un ruolo non affatto marginale nella prevenzione dei livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche. A confermarlo è una riflessione a tutto tondo (dove sono stati sviluppati numerosi altri argomenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro), inviata a fine del mese scorso dalla Consulta Interassociativa Italiana della Prevenzione (CIIP), presieduta da Susanna Cantoni allegata ad una nota trasmessa ai Ministri e ai Sottosegretari della Salute e del Lavoro.
“Il T.U.LL.P.S., s.m.i., ha istituito Commissioni di vigilanza sul pubblico spettacolo, definendone la composizione, cui spetta il compito di esprimere al Comune/Prefetto parere di agibilità sui progetti di nuovi locali da destinare ad attività di pubblico spettacolo, sulle varianti di locali esistenti, sugli allestimenti di eventi temporanei e di effettuare controlli periodici sulla permanenza delle condizioni generali di sicurezza dei suddetti luoghi e strutture. Obbiettivo delle autorizzazioni è garantire la sicurezza e le condizioni di igienicità per gli spettatori. ASL è presente nelle Commissioni attraverso un Dirigente Medico, in genere un igienista (il R.D. 635/1940 prevedeva “il dirigente medico dell’organo sanitario pubblico di base competente per territorio o da un medico dallo stesso delegato”).
Le conclusioni confermano quanto avviato dalla Cosiddetta “Circolare Gabrielli” del giugno 2017 e ripreso dalle direttive “Morcone” di luglio 2017 e “Piantedosi” agosto 2018. La Circolare Gabrielli: “Safety e Security” del 7 giugno 2017, evidenzia due aspetti tra loro integrati, di fondamentale importanza per individuare le migliori strategie operative di salvaguardia della sicurezza e incolumità pubblica, e cioè: la safety che comprende le misure di sicurezza preventiva, attinenti a dispositivi e misure strutturali a salvaguardia dell’incolumità delle persone; la security che comprende i servizi di ordine e sicurezza pubblica da attuare sul campo.
La gestione dell’emergenza consiste anche nell’intraprendere una serie d’azioni di prevenzione atte a mitigare i fattori che potenzialmente potrebbero generare l’emergenza. Lo scopo del piano di emergenza è quello di: Identificare gli scenari in cui si possono generare emergenze durante lo svolgimento della manifestatone e come intervenire; Pianificare una serie d’interventi di prevenzione atti ad annullare o mitigare gli effetti non desiderati; Organizzare una struttura che possa raccogliere le informazioni, e dare una risposta rapida in caso d’emergenza.
Ecco perché oltre a soffermarsi sulle indicazioni relative alle azioni da mettere in atto in caso di emergenze sanitarie, descritte dettagliatamente e parametrate a secondo della complessita della manifestazione alle indicazioni della Conferenza Stato –Regioni con atto 91 del 5.8.2014, alla salvaguardia della salute del pubblico partecipante alla medesima manifestazione, compreso l’adozione di misure di protezione dei diversamente abili, e dei lavoratori dello spettacolo (operai, tecnici, artisti).
Andrebbero perciò garantite l’accessibilità, la visitabilità e l’adattabilità per i soggetti portatori di handicap, la verifica di parapetti, ringhiere e passerelle, la redazione del DUVRI, la verifica delle notifiche obbligatorie e delle relative dichiarazioni di conformità, nel rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nonché il possesso e/o autorizzazioni sanitarie per la somministrazione in sicurezza degli alimenti.
QUOTIDIANO SANITA
Domenico Della Porta
Docente Medicina del Lavoro Università Telematica Internazionale Uninettuno – Roma
Delegato Nazionale Federsanità ANCI per la prevenzione e Sicurezza Operatori e Strutture.