L’Ulss 4 ha concluso l’indagine sanitaria sui casi di intossicazione alimentare durante la 44a Sagra dei bigoli co’ l’arna a Zane. A provocare i disturbi intestinali lamentati da cittadini che avevano consumato il pasto tra sabato 1 e domenica 2 ottobre sembrerebbe essere stata la conservazione non corretta di un modesto quantitativo di ragù, che ha dato luogo alla produzione di una tossina in grado di provocare dolori addominali e diarrea.
Le analisi sono state condotte sul campione di ragù disponibile al momento del campionamento, dunque non lo stesso mangiato dai cittadini che si sono sentiti male: l’Ulss 4 non ha riscontrato la presenza di germi e tossine in grado di provocare intossicazione alimentare. «L’indagine – spiega una nota del dg Giorgio Roberti ha accertato 76 casi di persone, su circa diecimila porzioni consumate, che hanno lamentato i sintomi. L’analisi della sintomatologia, dei tempi di insorgenza e del tipo di alimento coinvolto fa ipotizzare che la causa dell’inconveniente sia legato a una conservazione non corretta di un modesto quantitativo di ragù, che ha dato luogo alla produzione di una tossina in grado di provocare i lamentati disturbi intestinali. L’Ulss 4 ha esaminato la tracciabilità dei fornitori, delle materie prime e il piano di autocontrollo adottato evidenziando la necessità di una particolare attenzione nelle procedure di conservazione del prodotto dopo la cottura per assicurare un elevato controllo di questa fase anche in relazione a numero di pasti serviti e dimensioni dell’evento». «Un brutto colpo per la Pro loco afferma il sindaco Roberto Berti – che ha sempre operato con grande professionalità e impegno, tanto da non aver mai avuto problemi in passato. L’augurio è che, lasciatasi alle spalle questa spiacevole vicenda, possa ripartire con entusiasmo in vista delle prossime iniziative».
Il Giornale di Vicenza – 16 ottobre 2016