di Valeria Zanetti*. Pressing sulla V commissione sanità del consiglio veneto. Lo promette il presidente dell’assemblea di palazzo Ferro Fini, Clodovaldo Ruffato. «Concluso il lavoro sulle schede ospedaliere, preso atto delle criticità denunciate dai veterinari in servizio nelle Ulss, è ora di fare sintesi» dice. «L’agroalimentare va difeso perché è sinonimo di qualità, fonte di ricchezza ed il lavoro dei veterinari è essenziale». Serve dunque impegnarsi in quattro direzioni dice: «Primo, istituendo, proprio come chiedono da Sivemp (sindacato veterinari di medicina pubblica, ndr) un Dipartimento autonomo di sanità pubblica veterinaria; secondo, mantenendo le risorse in capo ai servizi; terzo, girando ai dipartimenti iproventi dell’attività ispettiva svolta, in termini di incassi da sanzioni comminate alle imprese non in regola».
Infine occorre un’operazione culturale sulla filiera: «allevatori, macelli, trasformatori dei prodotti animali perche capiscano che i veterinari sono alleati nel proteggere e coltivare l’eccellenza» conclude Ruffato.
Una strategia in parte esposta sabato a Bardolino, al 27° congresso regionale elettivo Sivemp, che ha riconfermato il segretario uscente, il veronese Roberto Poggiani, in sella per il quarto mandato.
L’assemblea dei veterinari veneti ha condiviso la proposta del segretario di istituzione del Dipartimento autonomo di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare nelle Ulss del quale farebbero parte tre servizi veterinari più il Sian (per la filiera alimentare vegetale). Poggiani ha ribadito l’orientamento del Sivemp di adottare azioni legali contro la drg 975, che (in violazione del decreto Balduzzi e dello stesso Pssr veneto) consentirà ai direttori generali di declassare sino a due su tre strutture complesse, lasciandoo la veterinaria a corto di dirigenti. Il dissenso si esprimerà anche con lo stato di agitazione.
*L’Arena – 7 ottobre 2013
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