Il servizio sanitario non deve essere indebolito con ulteriori tagli. Per questo, il Partito democratico, oltre a lavorare a “proposte concrete per la riorganizzazione e la riqualificazione del sistema in grado di contenere la spesa senza indebolire i servizi ai cittadini” si mobiliterà contro la logica dei tagli.
Lo dicono Fontanelli, responsabile sanità Pd e Agostini segretaria nazionale Pd
28 OTT – “La sanità oggi fa i conti con otto miliardi di tagli decisi con la manovra di luglio ai quali si aggiunge l’eliminazione di un miliardo di euro destinato all’edilizia sanitaria e all’ammodernamento tecnologico. Per non parlare dei venti miliardi di risparmi che il Governo intende ottenere con la riduzione dei servizi sociali attraverso la legge delega sull’assistenza. Questo accanimento è incomprensibile e inaccettabile. Il PD farà le sue controproposte in Parlamento ma siamo pronti a una mobilitazione contro la logica dei tagli. La sostenibilità non si garantisce con lo smantellamento del servizio pubblico ma con una migliore organizzazione, con l’eliminazione degli sprechi e con seri sistemi di controllo”. Questo il commento di Roberta Agostini della segreteria nazionale del PD durante la riunione della Consulta sanità che si è svolta a Roma con la partecipazione di specialisti del settore sanitario ed esponenti del mondo politico e sindacale.
“Il Partito Democratico – sostiene Paolo Fontanelli, responsabile sanità del PD – non accetta che venga messo in discussione il Ssn come invece intende fare il centro destra. Perché questa è la realtà. Il sevizio sanitario è pesantemente stressato dai tagli come dimostrano le proteste e il malessere diffuso. Per questo stiamo lavorando a proposte concrete per la riorganizzazione e la riqualificazione del sistema in grado di contenere la spesa senza indebolire i servizi ai cittadini. Di fronte ai vincoli imposti dalla crisi economica e finanziaria noi diciamo no ai tagli e si alla riorganizzazione: dalla riduzione dei piccoli ospedali, allo sviluppo della rete territoriale, dal rilancio delle responsabilità dei medici di famiglia, alla realizzazione di un sistema serio e trasparente di verifica sul funzionamento e sui risultati del Ssn in tutte le sue articolazioni.
L’ involuzione del federalismo a cui assistiamo impone anche una valutazione sul lavoro delle regioni. Tuttavia, guai a dimenticare che la sanità non è solo un costo ma un fattore di crescita, con punte di qualità nella ricerca, nell’innovazione e nelle attività industriali. È a partire da queste valutazioni che il PD promuoverà un’iniziativa nazionale sui temi della salute in vista della conferenza programmatica nazionale”.
Quotidianosanita.it – 28 ottobre 2011