«In questi giorni emaneremo il decreto attuativo che consentirà all’Inps di passare alla definizione di un diritto soggettivo, attribuito quindi a lavoratori con nomi e cognomi, per l’utilizzo della possibilità di godere delle precedenti e più generose regole di pensionamento».
Lo ha affermato il ministro del Welfare, Elsa Fornero, rispondendo nel question time alla Camera a un’interrogazione dell’Idv sui 65mila esodati. Intervenuta al congresso delle Acli, Fornero ha ribadito che la riforma delle pensioni ha garantito la sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale e ha contribuito a dare «un importante contributo alla ricostruzione del Paese». «L’impressione – ha confidato il ministro – è che il paese stia perdendo, che non abbia una strada e che non sappia dove andare». Il leader della Cisl Raffaele Bonanni lo ha detto senza mezzi ternini: quello degli esodati è «uno strafalcione enorme da parte di chi pretende di essere un grande esperto di previdenza e che avrebbe dovuto sapere le conseguenze di una decisione simile».
La Cgil: serve soluzione previdenziale per tutti
Il segretario confederale della Cgil Vera Lamonica rilancia e chiede «una soluzione previdenziale per tutti coloro che rischiano di trovarsi senza lavoro, senza reddito e lontani dalla pensione, ma quanto affermato oggi dal ministro non va nella giusta direzione. L’incontro in programma il 9 maggio – conclude Lamonica – deve dare risposte a tutti quei lavoratori e quelle lavoratrici».
Il ministro: esodati negli anni a venire? Stiamo valutando il numero
C’è «una platea di lavoratori – ha spiegato Fornero – che abbiamo salvaguardato dagli effetti della riforma» delle pensioni, «consentendo loro di andare in pensione secondo le vecchie regole. Questi lavoratori sono stati identificati in un numero di 65 mila». Per quei lavoratori che «negli anni a venire» saranno interessati da provvedimenti di termine della mobilità o degli ammortizzatori sociali come accompagnamento verso la pensione – ha concluso il ministro – «stiamo valutando il numero e che cosa è possibile fare».
«Quando lei parla di macelleria sociale voglio ricordarle che eravamo nelle condizioni in cui forse le pensioni non si sarebbero potute pagare. Quella sì che sarebbe stata macelleria sociale». Così Fornero ha replicato in Aula alla Camera alle critiche del vicecapogruppo dell’Idv, Antonio Borghesi.