Da un articolo del Giornale di Vicenza si apprende che il Centro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti con gli Animali di Villa Nievo a Montecchio Precalcino, parte dell’Ulss 4 Alto Vicentino, starebbe elaborando insieme al Ministero della Salute e l’Istituto Superiore della Sanità un testo di legge che regolamenterà il diritto per gli animali d’affezione di accedere in strutture socio-sanitarie quali case di riposo, centri per disabili, hospice e nosocomi.
In tal caso agli animali saranno dedicati spazi appositi sia interni che esterni per interagire con i padroni ricoverati, ovviamente lontano dalle zone di preparazione dei pasti e dai luoghi in cui è richiesta la sterilizzazione.
“In Veneto – spiega Lino Cavedon, responsabile della direzione scientifica del Centro – esistono già esperienze di “visiting” di animali domestici rivolti ad utenti in case di riposo, in centri per disabili e negli ospedali. In futuro, dunque, si potranno ampliare le esperienze anche nei vari reparti”. Nella struttura è in fase di studio un Protocollo Igienico Sanitario che prevede durante le visite vaccinazioni obbligatorie, visita clinica e certificazione dello stato di salute rilasciata dal veterinario con frequenza mensile, esami di laboratorio, controlli dei parassiti della cute. Insomma un bel bacino di posti di lavoro per le figure che gravitano attorno al mondo animalista.
Viste le già precarie condizioni, anche igieniche, di molte strutture sanitarie italiane e i molti, troppi, casi di malasanità, le priorità per il settore, soprattutto in questo difficile momento, ci sembrano altre.”
Fonte (Big Hunter) – 26 agosto 2011