Professionisti e imprese saranno tenuti ad accettare i pagamenti mediante bancomat dal prossimo 30 giugno. Con la conversione in legge del decreto Milleproroghe (Dl 150/13), approvata ieri mattina definitivamente dal Senato, è stato dunque confermato il differimento di sei mesi dell’obbligo di accettazione della moneta elettronica da parte degli esercenti di attività commerciali e di servizi, anche professionali, che secondo l’articolo 15, comma 4, del Dl 7 Il Pos (acronimo di Point of sale) è il dispositivo elettronico che consente di accettare pagamenti con carte di credito, di debito e prepagate. Si tratta, quindi, del servizio bancario che permette a un esercente di incassare sul suo conto corrente, i pagamenti elettronici. Ma lo spostamento è destinato ad impattare sul decreto interministeriale in materia di “disposizioni sui pagamenti elettronici”, emanato lo scorso 24 gennaio
L’obbligo sarebbe dovuto scattare dal 1?gennaio scorso. Lo spostamento è destinato ad impattare sul decreto interministeriale in materia di “disposizioni sui pagamenti elettronici”, emanato lo scorso 24 gennaio, in cui è stato fissato l’obbligo di accettazione dei pagamenti effettuati attraverso carte di debito di cui al Dl 179/12 per tutti i versamenti superiori ai 30 euro. Nel testo è stabilito anche che «in sede di prima applicazione e fino al 30 giugno 2014» l’adempimento dell’obbligo spetta solo a soggetti il cui fatturato dell’anno precedente a quello nel corso del quale è effettuato il pagamento sia superiore a 200mila euro.
Il decreto interministeriale non tiene conto del differimento al 30 giugno dell’obbligo di accettazione dei Pos ed è da ritenere che non abbia più effetti almeno per la parte concernente la disciplina transitoria. Possibile, se non probabile, che a questo punto il nuovo esecutivo Renzi provveda a una riscrittura del regolamento.
Oltre alla proroga dei pagamenti tramite Pos il Milleproroghe – che andrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro venerdì 28 febbraio – contiene numerose disposizioni su cui molto si è discusso nelle ultime settimane, fra cui le misure sul sistema di tracciabilità dei rifiuti (Sistri) e l’iscrizione dei commercialisti nel Registro dei revisori legali (si leggano gli altri articoli in pagina).
La legge di conversione conferma lo slittamento di sei mesi della gestione accentrata degli appalti per i comuni con meno di 5mila abitanti. L’obbligo di affidare a un’unica centrale di committenza l’acquisizione di lavori, servizi e forniture scatterà dal 30 giugno 2014. Sempre in materia di appalti, un’altra norma stabilisce che fino al 30 giugno 2014 potrà essere applicata una tolleranza dal 25% al 50%, nella verifica dell’attestato Soa– la certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori – relativamente alla congruità tra cifra di affari in lavori, costo delle attrezzature tecniche e costo del personale dipendente.
Di profilo pubblico è, ancora, la disposizione che fa scattare dal 1?luglio l’obbligo di acquisire attraverso la banca dati nazionale la documentazione delle imprese relativa ai requisiti necessari per poter partecipare agli appalti pubblici.
Tengono conto delle difficoltà del momento, invece, il differimento di un anno, ossia fino al 31 dicembre 2014, dello stop agli sfratti per le famiglie a basso reddito, così come lo slittamento a tutto il 2014 della norma che rende possibili le prestazioni di lavoro accessorio in tutti i settori produttivi, sempre nel limite di 3mile euro l’anno, da parte di percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno del reddito.
Per quanto riguarda gli argomenti sanitari, rispetto al testo approvato a Palazzo Madama è stata eliminata la proroga del Nomenclatore tariffario e la proroga dei dirigenti nominati dall’Agenzia italiana del farmaco il cui contratto scadrà quindi il prossimo 31 ottobre 2014. Sul versante sociale invece non si farà il trasferimento di 35 milioni dal fondo per i lavoratori esodati al finanziamento della social card.
Resta per il settore sanitario lo slittamento della data per definire la nuova remunerazione delle farmacie prima fissata a gennaio 2015 e ora specificata “entro” la stessa data e lo slittamento di 6 mesi, dallo scorso 1 gennaio a giugno 2014, l’obbligo per commercianti e professionisti di accettare anche pagamenti con il bancomat «al fine di consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all’obbligo di dotarsi di Pos». Tra i professionisti sono compresi anche i medici. Ma in base al decreto attuativo trasmesso a fine dicembre dal ministero dello Sviluppo Economico alla Banca d’Italia – come spiega la circolare n. 99 della FnomCeO trsamessa agli Ordini il 20 dicembre scorso – con il quale dovrebbero essere disciplinati gli importi minimi, le modalità e i termini di attuazione delle disposizioni sul pagamento delle prestazioni di servizi, anche professionali, attraverso carte di debito, il perimetro di applicazione del decreto attuativo farebbe riferimento ai pagamenti oltre 30 euro e a esercenti per Io svolgimento di prestazioni di servizi, anche professionali (i medici appunto), con ricavi oltre i 200 mila euro.
Prevista infine anche una proroga di 12 mesi per l’armonizzazione dei bilanci (Dlgs 118/2011) nelle Regioni a statuto speciale e nelle province autonome e rinviata al 31 ottobre 2014 anche la scadenza degli accreditamenti provvisori di strutture sanitarie, sociosanitarie private e stabilimenti termali.
Il Sole 24 Ore – 27 febbraio 2014