Donata Marrazzo. Sulla legge che regolamenta gli Home restaurant (DDL 2647 ), approvata alla Camera e all’esame del Senato, si abbatte come un macigno il parere contrario dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato: in un documento inviato al Ministero per lo Sviluppo economico, a quello dell’Economia e delle Finanze, alla Camera e al Senato, l’Agcm avverte che le norme inserite porrebbero serie limitazioni alla concorrenza e sarebbero in contrasto con il diritto comunitario, oltre che limitative per la libertà di scelta degli utenti.
Dal reddito annuo al numero di coperti, ecco le regole in arrivo per gli home restaurant
Contestato l’uso delle piattaforme online
Contestato in particolare l’uso esclusivo di piattaforme online (riducono l’offerta dei servizi per i clienti non abituati all’uso di sistemi digitali) e l’obbligo, di fatto, di pagare la prestazione prima di averne usufruito, con conseguenti difficoltà in caso di disdetta.
Ingiustificato il limite dei coperti e del reddito annuo
Quanto al totale dei coperti fissato dal disegno di legge (500 l’anno), l’Agcm ritiene “del tutto ingiustificata la quantificazione normativa del numero massimo di coperti che possono essere allestiti e del reddito annuo che l’attività in esame può generare. Tali previsioni si pongono piuttosto in palese contrasto, oltre che con i principi di liberalizzazione previsti dalla normativa italiana, anche con il dettato costituzionale di libera iniziativa economica e di tutela della concorrenza”.
Immotivata l’esclusione dei B&B
Appare “priva di motivazioni e ingiustificatamente restrittiva l’esclusione delle attività di B&B e Case Vacanza in forma non imprenditoriale e della locazione dalla possibilità di ampliare l’offerta di servizi extra-alberghieri con quella del servizio di home restaurant”, specifica ancora il Garante.
Il DDL limita le offerte alternative di ristorazione
Il DDL che disciplina l’attività di Home Restaurant pertanto “appare nel suo complesso idoneo a limitare indebitamente una modalità emergente di offerta alternativa del servizio di ristorazione”. Nel suo documento, a firma del presidente Giovani Pitruzzella, l’Autorità auspica che i rilievi siano tenuti in adeguata considerazione nel corso dell’iter legislativo e “in occasione dell’emanazione del Decreto ministeriale che dovrà definire le modalità di controllo dell’attività degli operatori”. Annunciata un’interrogazione parlamentare urgente da Ivan Catalano del gruppo “Civici e Innovatori” che intende verificare come il Governo recepirà il contenuto del parere dell’Agcm.
La posizione del Garante rassicura gli operatori del social eating
La posizione del Garante rassicura intanto il mondo del social eating e di tutta la sharing economy che da subito ha interpretato la legge come un cedimento alle pressioni delle lobby. Prende fiato Gaetano Campolo che, nelle scorse settimane, ha avviato una battaglia senza precedenti contro il DDL sugli homerestaurant: sulla sua nuova App, che l’imprenditore lancerà a Giugno, saranno inserite suite e homerestaurant da ogni angolo d’ Italia. “Com’è possibile che la mia start up sia legale in 18 nazioni europee ma non nel mio paese?”, si chiede Campolo, Ceo e Founder di Home restaurant Hotel.
In viaggio con Gnammo e Trenitalia
Nonostante i tentativi di arginarla, però, la sharing economy trova sempre nuove occasioni (e infatti cresce sui mercati con un +10%). Gnammo, la prima piattaforma dedicata al social eating, si unisce a Trenitalia, regalando a tutti gli abbonati regionali delle Ferrovie sconti mensili sulla propria piattaforma. Una collaborazione, attraverso il cibo e l’innovazione, per creare occasioni d’incontro tra economia tradizionale e condivisa, esplorando nuovi modi per viaggiare e gustare i piatti tipici della cucina italiana in compagnia. “L’idea di unire trasporti italiani e social eating nasce con l’intento di promuovere le ricchezze del nostro territorio”, spiega Cristiano Rigon, founder di Gnammo. “Il social eating può infatti diventare un’opportunità per scoprire luoghi autentici e ricchi di fascino, da raggiungere in treno”.
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12 aprile 2017