Lascerà l’incarico di direttore generale dell’istituto oncologico veneto con un anno d’anticipo rispetto alla scadenza naturale, fissata a fine 2014. Pier Carlo Muzzio il 31 dicembre 2013 abbandonerà il ruolo di numero uno dello Iov, l’istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, alfiere veneto nella lotta contro i tumori.
«Nessuna polemica», sottolinea, «ma si è chiusa la fase eroica, difficile e impegnativa della nascita dell’istituto». Muzzio ha messo nero su bianco in una lettera aperta le motivazioni che lo hanno portato alla «scelta maturata e sofferta di dare le dimissioni». Pier Carlo Muzzio quest’anno ha lasciato anche l’Università, dove aveva la cattedra di Radiologia. Ha mantenuto il ruolo di insegnante, che porterà avanti fino alla pensione. Il dg dimissionario non pensa di certo di indossare le pantofole da pensionato, ma di buttarsi in una nuova esperienza. «Ho il desiderio sia di continuare a essere di servizio alla nostra Regione, in modi diversi, se mi sarà chiesto, sia di pensare a cose nuove da fare, nuove sfide da affrontare, non so ancora quali». Muzzio, guardandosi indietro, ripensa allo Iov come «all’avventura più meravigliosa che ho avuto la fortuna di vivere, con la soddisfazione di avere vinto una scommessa che otto anni fa sembrava impossibile». Il direttore generale chiuderà il bilancio 2013 e poi lascerà l’incarico. Ringrazia tutti i suoi collaboratori, dà il benvenuto al nuovo direttore scientifico dello Iov, Giorgio Palù, ex preside della facoltà di Medicina, ma non manca di chiudere la sua lettera chiedendo nuovi progetti: «Tra un anno per l’istituto ci vorranno nuovi obiettivi che la Regione dovrà darsi». A Padova è aperta la partita del nuovo ospedale, e Muzzio chiede che si chiarisca una volta per tutte se lo Iov ne farà parte o meno. Ma è da discutere anche un possibile allargamento della struttura padovana a Castelfranco Veneto. Per congedarsi dalla sua “creatura”, che ha visto crescere dal nulla fino a diventare uno dei centri oncologici più importanti d’Italia, Muzzio ha deciso di dar vita a una fondazione per lo Iov, «che possa sostenere materialmente le attività di studio e ricerca anche all’estero per i più giovani». L’1 gennaio 2014 il presidente della Regione Luca Zaia dovrà decidere a chi affidare l’incarico.
Mattino di Padova – 8 novembre 2013