Gli italiani sono in fuga dalle carte di credito. Il “barometro” del sondaggio di Plus24 questa settimana coglie bene un fenomeno segnalato dai centri di ricerca.
Secondo i dati dell’Osservatorio sulle Carte di Credito realizzato da Assofin, Crif Decision Solutions e GfK Eurisko (si veda Plus24 del 22 settembre 2012) nel 2011 era stato infatti registrato un calo delle carte di credito piuttosto sensibile: del 12 per cento, mentre i bancomat nello stesso anno erano cresciuti del 4,6 e le prepagate del 14,9. I dati del sondaggio vanno esattamente in questa direzione. Nella classifica degli strumenti utilizzati dal panel intervistato da IPR Marketing, infatti, la carta di credito è al terzultimo posto: prima solo di un mezzo completamente elettronico come Paypal e il mobile payment (ancora non diffuso nel nostro Paese). La percentuale di coloro che ne hanno fatto uso è del 54%. Un dato giustificato anche del fatto che gli stessi istituti bancari, a fronte delle preoccupazioni degli utenti hanno notevolmente diversificato i propri prodotti su questo fronte, per cui gli utenti hanno magari sostituito la tradizionale carta con una prepagata. Se si toglie il contante – che è ovviamente usato da tutti gli intervistati – al secondo posto, nell’uso almeno occasionale, c’è invece il bancomat e al terzo il bonifico bancario (si vedano le tabelle qui a fianco).
Se i dati sull’utilizzo dei mezzi di pagamento sono pienamente conformi al senso comune, più sorprendenti sono quelli relativi alla percezione di sicurezza legata a questi mezzi. Il fatto che tutti gli intervistati ritengano sicuro il sistema Mobile payment, appare strano: ma forse non essendo stato usato, non suscita ancora preoccupazioni. Il mezzo ritenuto meno sicuro è invece proprio la carta di credito: un altro segno della disaffezione verso questo strumento.
Tuttavia la fiducia verso i mezzi di pagamento sembra rimanere abbastanza alta: proprio la carta di credito, che segna la percentuale minore, riscuote la fiducia del 77% degli utenti. Quanto alla sicurezza, tolto il Mobile payment, al top c’è il bonifico bancario, che non espone a rischio di furti, a differenza del contante che si classifica solo terzo.
Ancora la difficoltà della carta di credito come strumento di pagamento emerge dalla terza domanda del sondaggio: il rischio percepito come più grave è quello di clonazione della carta di credito (73%). In realtà una percentuale più alta (80%) è quella legata alle possibilità di truffe sulle prepagate, ma in quel caso il rischio è “contenuto” nei limiti della disponibilità della carta e si può ridurre a pochi euro. Il dato mostra semmai l’attenzione degli intervistati nel dare le risposte, visto che hanno correttamente distinto tra le diverse tipologie di rischio (la carta prepagata viene svuotata, non clonata).
La quarta domanda si focalizza proprio sui mezzi più usati (non come la prima che indica anche quelli usati occasionalmente) e li confronta con la percentuale di fiducia manifestata dagli utenti. I valori confermano sostanzialmente quelli delle tabelle precedenti.
12 gennaio 2013 – Il Sole 24 Ore