Anche il Consiglio di Stato è per i… pannoloni alle pecore. Con ordinanza del 21 gennaio scorso, i giudici amministrativi capitolini hanno confermato: bene ha fatto il sindaco ad ordinare al pastore di far cambiare itinerario al gregge o, se proprio il custode non vuole mutare il tragitto che le pecore percorrono per andare dalla stalla al pascolo, dovrà dotarsi di “strumenti idonei alla raccolta degli escrementi”.
La vicenda è sin troppo nota: con una propria ordinanza il sindaco aveva ordinato ad un gregge di cambiare itinerario o, in alternativa, al pastore di provvedere alla pulizia della strada dopo il passaggio degli ovini per evitare che gli animali, con i loro escrementi, mettessero a repentaglio la salute pubblica. Mai provvedimento sindacale fu più contestato. Contro l’ordinanza del primo cittadino il pastore ha presentato ricorso al Tar. I giudici amministrativi hanno dato ragione al sindaco e il custode del gregge ha deciso di proporre appello al Consiglio di Stato.
Ora anche i giudici capitolini hanno ribadito che l’ordinanza sindacale è legittima. Se il pastore non vorrà individuare un percorso alternativo per far arrivare il suo gregge dalla stalla al pascolo, farà meglio a mettere alle pecore i… pannoloni. I giudici amministrativi – è ovvio – non hanno scritto così nell’ordinanza, ma la sostanza del provvedimento è più o meno questa.
“L’articolo 184 del Codice della strada – scrivono i giudici – prescrive la presenza di non meno di due guardiani quando vengono fatte circolare su strada greggi con un numero di capi superiore a cinquanta. La difesa del Comune – prosegue l’ordinanza – ha dedotto che l’appellante ha a disposizione un percorso alternativo agevolmente percorribile”.
Quindi, il ricorso del pastore – è il verdetto dei giudici capitolini – non può essere accolto perché proprio l’esistenza di un percorso alternativo a quello vietato al transito con provvedimento sindacale esclude “la sussistenza di un danno grave e irreparabile” per il custode del gregge.
Con la decisione del Consiglio di Stato – sezione quinta – si conclude l’ennesima puntata della “guerra delle pecore”. La vicenda, in ogni caso, è ben lungi dal potersi considerare definitivamente conclusa. Tutto questo per gli escrementi di un gregge di ovini, che ad un certo punto hanno iniziato a non essere più tollerati dai residenti lungo via San Martino da Tours. Ne sono seguiti diversi esposti e, di conseguenza, i vigili urbani hanno effettuato un controllo. Trovati gli escrementi, gli agenti hanno elevato una multa al pastore, ma neanche questo è stato sufficiente per mettere la parola fine alla vicenda.
?La Gazzetta del Mezzogiorno – 30 gennaio 2011