Varese, la magistratura riscrive le regole di una clinica: “Il sentimento per gli animali è un valore”. Leggi il decreto del giudice
Viene ricoverata in clinica con gravi patologie e chiede di poter incontrare il suo cane. Il regolamento dice che gli animali in ospedale non possono entrare. Ma il giudice decide altrimenti e la signora potrà ricevere le visite del suo animale. E’ quanto accaduto a Varese, dove il giudice tutelare Giuseppe Buffone, nella sua sentenza, ha sancito che il “sentimento per gli animali costituisce un valore e un interesse a copertura costituzionale”.
La signora aveva fatto richiesta di poter vedere il suo cane al personale della clinica, che naturalmente aveva risposto negativamente. Gli animali in ospedale non sono ammessi, per ovvi motivi igienico-sanitari. Il regolamento vieta loro l’accesso. Ma la signora non si arrende e così, per poter ricevere anche qui le visite del suo amato cane, si rivolge alla magistratura, come scrive il “Corriere della Sera”.
E la decisione arriva, a firma del giudice Buffone, che dà ragione alla signora. Le motivazioni sono legate alla “evoluzione dei costumi”, al cambiamento della “coscienza sociale”, al rispetto di “tutte le creature viventi”. Ecco dunque che la magistratura riscrive le regole dell’ospedale e stabilisce un precedente. “In base all’evoluzione della coscienza sociale e dei costumi, il Parlamento” ritiene “che un tale sentimento” (il riferimento è a quello per gli animali) “costituisse oramai un interesse da trarsi dal tessuto connettivo della Charta Chartorum”.
Se dunque la legge “ha riconosciuto che l’uomo ha l’obbligo morale di rispettare tutte le creature viventi, e in considerazione dei particolari vincoli esistenti tra l’uomo e gli animali da compagnia”, evidentemente ha anche “affermato l’importanza di tali animali a causa del contributo che essi forniscono alla qualità della vita e dunque il loro valore per la società”, sempre secondo quanto recita la sentenza. La signora, dice il giudice, mantiene la capacità di intendere e volere, il giudice la accontenta. E il cane entra in ospedale.
10 gennaio 2012