Il Governatore: «Abbiamo tempo fino al 30 aprile per decidere. Dopo scatta il commissariamento. Entro quella data quindi darò notizie di quello che voglio fare»
Sulla porta dell’Holiday Inn di Marghera, dove, rientrato da Roma, ha appena aggiornato i cronisti sulla vicenda immigrati, il governatore del Veneto glissa sull’ennesima diatriba con gli alleati. Il tema è il buco della sanità e la possibilità di ripianare il disavanzo riapplicando l’addizionale Irpef. Che il Pdl non vuole. «Cosa dice il Pdl? C’è qualcuno che ha fatto dichiarazioni? Sono solo rumors», taglia corto il presidente. Che però esclude l’ipotesi, caldeggiata dal Pdl, di trovare i soldi che mancano attraverso risparmi in sanità o risorse regionali: «Rientrare da soli dei 60-70 milioni è impossibile, si sa quanto si è faticato per far quadrare il bilancio di previsione 2011». 60-70 milioni? Il Pdl dice che il “buco” è di 42. «Si era a 72, ma stanno arrivando le fatture delle Asl e adesso siamo attorno ai 50-60 milioni di disavanzo», dice l’assessore alla Sanità Luca Coletto. Altri risparmi non sono possibili? Coletto: «Questo chiedetelo al “padrone del vapore”, sono valutazioni che vanno fatte assieme». Già fatto: Zaia ha detto che soldi non ce ne sono. Intanto, Stefano Valdegamberi (Udc), butta benzina sul fuoco: «E se Zaia rimette l’Irpef, il Pdl che fa? Sarà prono e silente ai voleri della Lega? Svolgerà ancora il ruolo di comprimario?».
Gazzettino.it – 1 aprile 2011