Il mondo veterinario sta vivendo una trasformazione significativa. Secondo l’ultima indagine della Federazione Veterinaria Europea (Fve), il settore mostra segnali di crescita e evoluzione. L’indagine mostra le tendenze di una professione che oggi in Europa conta ben 328mila veterinari.
I dati del rapporto
L’analisi demografica mostra che la presenza femminile ha raggiunto il 65% del totale (+7% rispetto al precedente sondaggio), indicando un cambiamento significativo nei confronti del passato. La maggior parte dei veterinari in Europa ha meno di 45 anni, con una media di 44 anni. Questa giovane demografia porta nuove prospettive e sfide nel settore.
Il settore privato domina, con il 67% dei veterinari che lavorano in modo indipendente. La crescente corporativizzazione del lavoro veterinario in alcuni Paesi europei, sebbene non così estesa come nel Regno Unito, rappresenta una tendenza emergente.
Il reddito medio dei veterinari europei si attesta intorno ai 48.000 € all’anno, con variazioni significative tra i diversi Paesi. Il rapporto evidenzia anche differenze salariali basate su genere e dimensioni della pratica lavorativa.
Il benessere dei veterinari rimane una delle preoccupazioni centrali, con molti che riferiscono livelli di stress elevati. Il sondaggio suggerisce una necessità crescente di affrontare queste sfide per garantire la sostenibilità a lungo termine della professione.
La formazione continua gioca un ruolo fondamentale, con un aumento nell’impegno dei veterinari in attività di sviluppo professionale. Il rapporto sottolinea l’importanza di adattare l’istruzione veterinaria alle esigenze del mercato del lavoro attuale.
In conclusione, il rapporto Fve 2023 getta luce sulle numerose sfide che la professione veterinaria deve affrontare per adattarsi a un mondo in rapida evoluzione. Dal cambiamento demografico all’evoluzione dei modelli di lavoro, i veterinari sono chiamati a navigare in un panorama complesso, mantenendo sempre al centro il benessere degli animali e l’approccio One Health.