di Barbara Gobbi. Dopo mesi di attesa, approdano oggi in Parlamento, alle commissioni Igiene e Sanità del Senato e alla Affari sociali della Camera, i nuovi Livelli essenziali di assistenza che riscrivono l’elenco delle prestazioni erogate ai pazienti in regime Ssn, gratuitamente o dietro pagamento di ticket. L’esame, da calendario, dovrà concludersi entro il 5 dicembre; intanto i pareri delle commissioni I e V sono attesi per il 29 novembre.
Sul testo, varato dalla Conferenza Stato-Regioni con una serie diosservazioni, il Servizio Studi di Camera e Senato ha intanto elaborato una ricca e dettagliata scheda di lettura. In cui si ricorda, tra l’altro, che l’introduzione di determinate prestazioni complesse come l’adroterapia (ora in regime di specialistica ambulatoriale) non potrà essere che graduale. Inevitabile il richiamo al nomenclatore protesi e ausili – che innova soprattutto nel settore delle tecnologie informatiche e della comunicazione – e all’aggiornamento degli elenchi delle malattie croniche (l’elenco è interamente sostituito) e delle rare (in questo caso si recepisce la proposta del Tavolo interregionale per le malattie rare su oltre 110 nuove patologie o gruppi).
Tra gli altri temi caldi su cui la Scheda di lettura accende i riflettori, la questione ticket: secondo la relazione tecnica al Dpcm, la riduzione dei ricoveri medici e chirurgici potrà generare una riduzione a carico del Ssn pari a 50 milioni di euro, cui si associa la maggior compartecipazione per effetto del trasferimento delle prestazioni in regime ambulatoriale. Per i cittadini, un “carico” di circa 18,1 milioni di euro in più.
E le cifre complessive? A regime l’impatto totale è preventivato in 771,8 milioni così ripartiti tra le tre aree di articolazione dei nuovi Lea: 220,2 mln all’assistenza sanitaria collettiva; 571,4 milioni all’assistenza distrettuale, -19,8 milioni all’assistenza ospedaliera.
Il Sole 24 Ore sanità – 16 novembre 2016