Filippo Tosatto, La Nuova Venezia. Guerra di parole tra medici e Regione. Se la revisione delle schede ospedaliere è valsa ad attenuare la protesta sul versante posti letto e primariati, la volontà di richiamare in servizio camici bianchi in quiescenza o di reclutarli tout court all’estero, infiamma la polemica. Una misura straordinaria che la sanità veneta e i manager delle Ulss giustificano alla luce della scarsità di professionisti in specialità cruciali (chirurgia, radiologia, anestesia, ortopedia in primis) con rischi concreti di paralisi del servizio pubblico.
Una scelta inaccettabile, secondo il sindacato Anaao Assomed che, per voce del leader nazionale Carlo Palermo, bolla l’iniziativa come «una provocazione nel segno della sanità low cost, chiaramente legata al progetto di autonomia di Luca Zaia».
ASSUNZIONI E CONCORSI Critiche respinte a muso duro dall’assessore alla salute Manuela Lanzarin: «Mentre ad ogni livello, a cominciare dal Veneto, si lavora per dare risposte alla drammatica carenza di medici negli ospedali, tocca purtroppo prendere atto che gli unici a desiderare ardentemente che nulla cambi sono certi sindacati come l’Anaao Assomed, il cui segretario, Palermo, parla di 16 mila medici pronti per essere assunti con contratti a tempo indeterminato. Gli chiedo di presentarcene 1300, quelli di cui abbiamo bisogno e che non si riesce ad assumere perché non partecipano alle chiamate». Ricapitolato l’andamento deludente dei concorsi – 246 posti banditi al 15 marzo e appena 118 candidati in graduatoria, disponibilità a contrattualizzare in breve tempo 652 nuovi medici – Lanzarin contesta a Palermo la «profonda ignoranza della situazione veneta» nonché la volontà di «difendere posizioni di rendita acquisite, alla faccia del futuro dei giovani specializzandi che noi, invece, vogliamo inserire a pieno titolo negli ospedali pubblici».
LE ACCUSE DI BENAZZATO Tagliente la replica di Anaao, affidata stavolta ad Andrea Benazzato, i1 segretario veneto dell’associazione: «Queste dichiarazioni la dicono lunga sul livello di ignoranza, arroganza e presunzione della Regione Veneto. L’assessore accusa di ignoranza il dottor Palermo, uno dei più autorevoli e brillanti studiosi di politica sanitaria e del nostro Paese e non solo; poi scrive ed enfatizza ipotetiche nostre rendite di posizione. Ma quali sono? Dove sono? Ce le dica lei, ce le indichi. Mi chiedo: questi personaggi dove hanno vissuto e dove vivono? Su Marte?». Nel merito: «Oggi in Veneto ci sono circa 450 specializzandi e altri 450 arriveranno con il nuovo anno accademico, a settembre, per un totale di 900 colleghi. Quindi i medici ci sono, perché l’amministrazione Zaia non li assume? Forse vuole che la situazione si degradi sempre più per confezionare un alibi spendibile e continuare il processo di privatizzazione già in corso nella nostra regione e nel Paese».
UN DIALOGO TRA SORDI Muro contro muro, sì. «Prendiamo atto che i toni estremisti degli attuali dirigenti di Anaao impediscono un dialogo costruttivo e danneggiano la stessa categoria medica», è il commento ufficioso di Palazzo Balbi. «Da dieci mesi le nostre organizzazioni sindacali non vengono convocate a Venezia, vergognatevi, non avete un minimo di dignità», rincara furioso Benazzato.