Alle 9 il passaggio per le vie del centro, il sindaco: «Nessun danno, anzi, gente entusiasta. I pastori sono due giovani»
Un gregge di 2500 pecore ha invaso pacificamente ieri mattina Veggiano, ai piedi dei Colli euganei, nel Padovano: uno spettacolo subito rimbalzato sui social network. Gli animali, accompagnati dai due pastori e dai cani, hanno attraversato lentamente il paese per arrivare nella frazione di Santa Maria e da lì proseguire il loro viaggio verso i pascoli. Una sorpresa per tutti i residenti quando, prima delle 9, uscendo di casa, si sono trovati davanti il grande gregge e invece del rumore delle auto hanno sentito i belati dei tranquilli animali. Un diversivo che è risultato gradito ai più, tanto che, sulle pagine Facebook di molti residenti hanno iniziato ad apparire foto di pecore, agnelli e dell’intero gregge che, con calma olimpica, transitava dalla via principale di Veggiano per scomparire poi in lontananza, verso i grandi prati della piccola frazione di Santa Maria.
Qui le 2500 pecore si sono raccolte sull’argine per riposarsi e brucare la poca erba. Uno spettacolo che in paese non si vedeva da tempo, che ha riportato a Veggiano atmosfere d’altri tempi, quando la transumanza delle greggi era praticata regolarmente in primavera ed in autunno, attraverso i tratturi. Questi ultimi erano sentieri destinati proprio al passaggio delle pecore o dei bovini che camminando brucano anche l’erba che serve loro a nutrirsi. Un tempo il passaggio era consentito dai proprietari dei terreni o dal sindaco del Comune attraversato, ora invece a decidere sul percorso da compiere sono le Ulss di competenza.
«Sono molto felice del passaggio di gregge e pastori sul territorio di Veggiano – commenta il sindaco Anna Lazzarin – e ho visto anche molti cittadini assistere con interesse al transito. Si tratta dei primi pastori che mi contattano, nonostante i permessi ora siano competenza delle Ulss. Sono stati molto corretti, hanno chiesto di poter transitare con il gregge sulla strada principale del paese, non volendo utilizzare gli argini del Tesina, che ancora non sono stati collaudati dopo la disastrosa alluvione del 2011». Il sindaco afferma di aver fatto una lunga chiacchierata, sabato pomeriggio, con i pastori.
«Abbiamo avuto un bel confronto, anche perché si tratta di ragazzi giovani che hanno deciso di dedicarsi a questo lavoro ormai abbastanza inconsueto – conclude la Lazzarin -. Il gregge non ha provocato danni, anzi è stato motivo di piacere per molti. Inoltre abbiamo deciso di rivederci per il periodo della tosatura, in modo da organizzare un evento al quale partecipino i ragazzi delle scuole».
Gazzettino – 19 febbraio 2013