Quando stamattina partiranno gli esami integrativi, per gli studenti che vogliono iscriversi all’Istituto superiore Majorana di Brindisi, il personale troverà un artigianale meccanismo per la verifica del green pass: «Un tablet con un treppiede, una prova che abbiamo ideato in attesa delle indicazioni del ministero», si schermisce il preside Salvatore Giuliano. Ma, esperimenti a parte, tutte le scuole si stanno preparando a mercoledì, quando il controllo della certificazione Covid diventerà obbligatorio in tutti gli istituti. La piattaforma annunciata dal ministero dell’Istruzione, che permetterà una verifica giornaliera in segreteria dei green pass del personale, evitando problemi di privacy e caos dei controlli, non sarà operativa prima dell’inizio delle lezioni, cioè dopo il 10 settembre.
Il Garante della privacy dovrebbe dare il via libera tra oggi e domani. Subito dopo dovrà esserci un provvedimento, probabilmente un Dpcm, che introdurrà ufficialmente la novità a livello nazionale. Poi ci sarà qualche giorno di rodaggio del software, e infine la partenza ufficiale. In questi giorni l’accertamento sarà quindi «manuale»: cioè un collaboratore scolastico, attraverso l’app, dovrà scannerizzare e verificare il Qr code del documento digitale di ogni docente o impiegato o collaboratore che entra, comunicando eventuali trasgressioni. «Quando entrerà in vigore la piattaforma, sarà un enorme vantaggio — commenta il presidente dell’associazione presidi Antonello Giannelli —. Abbiamo chiesto anche personale in più per i riscontri, ci hanno dato buone possibilità, quindi se va così siamo soddisfatti». Ma se su questo fronte la situazione sembra sbloccata, ci sono altri nodi ancora da sciogliere.
Il 90% del personale scolastico è vaccinato, ma nella fascia 12-19 anni, quella degli studenti, il 31% ha fatto la seconda dose o dose unica, il 53% la prima. «Bisognerebbe avviare un monitoraggio costante, almeno a campione», suggerisce Giannelli. In effetti oltre alle scuole sentinella, inaugurate dal governatore Luca Zaia in Veneto, ci sono altre sperimentazioni in questo senso: il Lazio ha annunciato che ci saranno 18 mila test salivari a disposizione per la prima tranche di verifiche nelle scuole elementari e medie. «Ma visto che sarà inevitabile trovare dei positivi — prosegue Giannelli — bisognerebbe che il Cts valutasse meglio la gestione del cluster, ad esempio riducendo la quarantena, che adesso è di 7 giorni per i vaccinati e di 10 per i non vaccinati. Così rischiamo troppi giorni di Dad». E il tracciamento resta complicato: «Dove sono i presìdi sanitari che avrebbero dovuto garantire il monitoraggio?», dice Pino Turi (Uil).
Le date
I Qr code del personale saranno verificati
uno a uno almeno
fino al 10 settembre
Poi c’è il fronte insegnanti. Secondo le stime dei sindacati, anche il prossimo anno scolastico avremo 220 mila supplenti. Le cattedre autorizzate sono 112 mila ma non è detto che tutte vengano coperte. «Il rallentamento delle procedure concorsuali ha portato a una mancanza di docenti — spiega Maddalena Gissi (Cisl) —. I buchi più grossi si rischiano con i prof di matematica alle medie nel Lazio e di sostegno in Lombardia». E a queste complessità se ne aggiunge un’altra: «Cosa succede se i neoassunti non hanno il green pass? — nota Francesco Sinopoli (Cgil) —. Se sono in attesa di vaccino? Scatta quello dopo in graduatoria? Sembrano banalità ma se le scuole non sanno come operare si blocca tutto». E il discorso vale anche per l’organico Covid in arrivo per lo sdoppiamento delle classi: sarà infatti confermato, almeno per 4 mesi, ma l’obiettivo è prolungarlo per tutto l’anno.