di Fabrizio Roncone. Graziano Delrio, 53 anni e nove figli, tifa Renzi, ma sta con Letta. «Le regioni sprecano e meritano sdegno e inchieste della magistratura». «Eliminare gli enti regionali impropri: almeno 3 mila sotto osservazione». «Con la creazione di 10 città metropolitane faremo concorrenza alle capitali europee»
Un disegno di legge ordinario per risparmiare sulle province prima di abolirle con la riforma costituzionale: «Si cancella subito il personale elettivo, circa cinque mila persone tra presidenti, giunte, consigli e staff, riaffidandone i compiti a regioni e comuni. Per ridurre la duplicazione di funzioni finché non ci sarà l’abolizione costituzionale. Se il ddl non andasse in porto, nel 2014 ci troveremo a eleggere 56 amministrazioni provinciali» «Nella sanità ci sono sprechi. La sfida è che tutte le regioni abbiano costi e servizi delle migliori» Magro nel fisico, elegante nell’eloquio, una laurea in Medicina con specializzazione in Endocrinologia, sposato e con nove figli (esatto, non è un refuso: nove figli), già sindaco di Reggio Emilia (un seguace del monaco democristiano Giuseppe Dossetti nell’ex città più rossa d’Italia), Graziano Delrio — detto Cido dagli amici — a 53 anni è il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie con delega allo Sport. Ministro, cominciamo da Matteo Renzi, visto che lei fu anche tra i primi a salire sul palco della Leopolda. Che stagione politica si è aperta con l’elezione del nuovo segretario del Pd?
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7 gennaio 2014