Il Sole 24 Ore è in grado di svelare i retroscena che hanno portato all’operazione annunciata ieri. Non era un mistero che Auchan da tempo valutasse l’opzione di abbandonare la Penisola a causa delle pessime performance ottenute e lo sapevano i concorrenti come gli stessi suoi partner sul territorio. Lo scorso autunno Carrefour ha così rotto gli indugi e organizzato un incontro riservatissimo con i master franchisee dell’insegna rivale. Obiettivi: oltre a presentare la proprio offerta si volevano sondare gli umori, individuare i gruppi più propensi ad abbracciare nuovi colori e un nuovo modello di business. Una offerta che prevede, dal punto di vista dei master franchisee, una certa perdita di autonomia in parte compensata dalla maggiore efficienza offerta dal modello Carrefour. Gli ospiti da parte loro si sono resi conto che il momento dell’abbandono di Auchan si stava avvicinando rapidamente. Tra l’altro gli ultimi contratti di affiliazione siglati con la realtà d’Oltralpe con i suoi partner hanno una durata di soli dodici mesi con scadenza il 31 dicembre 2019. Con l’abbandono di Auchan «questi affiliati hanno inviato a Bdc-Conad, subentrata ai rapporti contrattuali della catena francese, la decisione di non rinnovare il contratto» fanno sapere dalla cooperativa bolognese.
Tra le altre cose Apulia Distribuzione e Etruria Retail nel tempo hanno sviluppato buone sinergie tra loro, abbastanza per percorrere insieme un tratto di strada verso Carrefour.
«L’annuncio di oggi (ieri per chi legge ndr) rappresenta un momento fondamentale per il rafforzamento di Carrefour Italia sul territorio italiano, in cui crediamo fortemente – ha commentato Gérard Lavinay, presidente di Carrefour Italia -. Le attività verso un’alimentazione sostenibile sono in pieno sviluppo e, con quanto annunciato oggi, riusciremo a coinvolgere ulteriormente il Centro e il Sud Italia in questo processo di cambiamento epocale» dice riferendosi progetto globale di transizione alimentare contenuto nel nuovo piano strategico.
L’accordo con Etruria e Apulia prevede sinergie a livello di acquisti e accederanno alle stesse condizioni di acquisto del nuovo partner oltre all’inserimento delle linee a marchio del distributore tra cui quella premium «Terre d’Italia». Etruria Retail è un gruppo d’acquisto radicato soprattutto in Toscana e Umbria, con 179 soci e una rete di 290 market, di cui 23 gestiti direttamente, e fornisce merci e servizi ai soci ed opera anche nel food service. Gli addetti sono 1.900 di cui 670 diretti mentre il giro d’affari supera i 350 milioni. «Sarà una partnership di successo che coniuga il know-how e le competenze di un grande player come Carrefour con le capacità di Etruria Retail di essere impresa attenta alle esigenze dei clienti e vicina ai territori, alle comunità e ai soci – spiega Graziano Costantini, direttore generale del Gruppo -. Da oggi costruiamo insieme una formula commerciale innovativa e moderna che ci permetterà di migliorare le nostre performance e aumentare la competitività dell’azienda e di ogni singolo punto vendita della rete».
Più strutturata Apulia Distrubuzione presente con market Auchan in Puglia, Basilicata e Calabria. La società ha oltre 4mila collaboratori, una piattaforma di trasformazione e confezionamento di prodotti di macelleria, salumi e formaggi, propri poli logistici e ha un giro d’affari che supera i 780 milioni. «La nostra azienda viene riconosciuta dal mercato come uno dei principali operatori di riferimento della Gdo sul territorio italiano – commenta Antonio Sgaramella, ad di Apulia Distribuzione -. Questa partnership potrà garantire il soddisfacimento reciproco nel raggiungere molteplici obiettivi, dallo sviluppo del territorio, alla maggiore competitività imprenditoriale e all’accrescimento del reciproco know-how attraverso la condivisione delle best practice».