Due polli su cinque al supermercato contengono batteri potenzialmente pericolosi per la salute dell’uomo: lo ha rivelato uno studio britannico, secondo il quale tutte le nove maggiori catene alimentari del paese vendono il pollame contaminato.
Su 192 polli allevati in Gran Bretagna testati, 73 presentavano germi come campylobacter, listeria e salmonella, secondo la ricerca dell’associazione dei consumatori Which?. “Inaccettabile”, ha commentato il direttore del gruppo.
Which? ha esaminato i polli standard, ruspanti e biologici di Aldi, Asda, The Co-operative, Lidl, M&S, Morrison, Sainsbury’s, Tesco e Waitrose, facendo la spesa in giorni diversi in punti d’acquisto diversi.
Il Consiglio del pollame britannico (British Poultry Council) ha replicato che “il pollo è sicuro, una volta che viene cotto adeguatamente”. Il consorzio della vendita al dettaglio del Regno Unito ha aggiunto: “E’ molto probabile che il pollo in un ristorante di gourmet abbia il campylobacter”.
Si tratta di uno dei batteri più comuni. Se l’uomo ingerisce cibo che ne è infetto può avere sintomi quali diarrea, febbre, vomito e crampi addominali.
TmNews – 16 aprile 2012