La maggior parte dei farmaci prescritti per le cure primarie, circa 3 su 4, contiene ingredienti di origine animale che potrebbero non essere compatibili con l’alimentazione vegetariana. Per questo gli esperti del St Mark’s Hospital di Harrow (Gb) ipotizzano sul ‘Bmj.com’ l’introduzione di specifiche sull’etichettatura dei medicinali, simili a quelle sul cibo, per contribuire a informare medici, farmacisti e pazienti sul contenuto ‘nutrizionale’ dei farmaci.
Fattori come la religione, la cultura, la condizione economica, l’impegno per l’ambiente, le intolleranze alimentari e le preferenze personali giocano un ruolo importante per quanto riguarda gli alimenti che le persone scelgono di consumare. Tuttavia, molti pazienti e medici non sono consapevoli che farmaci comunemente prescritti contengono prodotti di origine animale. E leggendo l’elenco degli ingredienti spesso non è possibile chiarire se il prodotto soddisfa le preferenze alimentari del paziente. Fra gli ingredienti ‘incriminati’ il lattosio, la gelatina e il magnesio stearato, anche se alcuni produttori utilizzano ora alternative vegetariane.
L’anno scorso, ricordano gli studiosi, una campagna per vaccinare i bambini in Scozia contro l’influenza è stata interrotta a causa delle preoccupazioni sollevate dalla comunità musulmana sulla presenza di gelatina di maiale all’interno del vaccino. I medici dovrebbero dunque prendere in considerazione questo problema quando prescrivono un medicinale “per evitare la mancata aderenza alla terapia, che è una delle principali preoccupazioni in sanità”.
Per accertare la portata del problema, il team ha identificato i 100 farmaci più comunemente prescritti nel Regno Unito e hanno verificato che, di questi, 73 contengono uno o più componenti di origine animale. E che le informazioni in merito sono difficili da ottenere, poco chiare, incoerenti e talvolta errate. “I nostri dati suggeriscono che è necessaria una migliore etichettatura dei farmaci, anche se la soluzione definitiva potrebbe essere quella di eliminare i prodotti di derivazione animale, ove possibile, dai medicinali. Il lattosio, ad esempio, viene già prodotto da alcune aziende senza l’utilizzo di caglio e lo stearato di magnesio può essere ottenuto per via chimica, senza ingredienti di origine animale. Infine, sono già disponibili capsule vegetali per sostituire la gelatina.
Adnkronos salute – 6 febbraio 2014