Ieri sera, subito dopo lo scioglimento della riserva da parte del nuovo presidente del Consiglio, c’è stato il giuramento dei nuovi ministri. In larga parte si è trattato di una conferma, proprio come nel caso di Beatrice Lorenzin alla Salute e di Marianna Madia alla Funzione pubblica. E’ la seconda conferma per Lorenzin. Dal Patto della salute 2014-16 al regolamento sull’eterologa, fino alla revisione dei Livelli essenziali di assistenza, Lorenzin in questi anni ha legato il suo nome a diversi temi ‘caldi’, fra cui il nuovo Piano vaccini, la ‘coda’ del caso Stamina ma anche il contestato ‘Fertility Day’. Lorenzin è il quinto ministro della ‘sanità-salute’ donna dopo Tina Anselmi, Mariapia Garavaglia, Rosy Bindi e Livia Turco. Eletta nelle file dell’ex Pdl alle politiche del 2013, segue Angelino Alfano nella creazione del Nuovo Centrodestra ed entra nella compagine del governo con Enrico Letta che la nomina alla Sanità, venendo poi confermata anche da Matteo Renzi nel 2014 e infine da Paolo Gentiloni nel 2016.
Il premier ha voluto dare continuità all’operato della ministra, alle prese con campagne delicate, come quella delle vaccinazioni e che in questi anni ha resistito anche nei momenti più delicati. La Lorenzin torna a occupare il suo ruolo alla Salute anche con il terzo governo post elezioni.
Neo mamma di due gemelli, Beatrice Lorenzin è nata nel 1971 e ha iniziato la sua carriera politica nel Movimento Giovanile di Forza Italia nel Lazio. Dal 2004 al 2006 è stata capo della segreteria tecnica di Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’Informazione e l’Editoria.
Dal 2006 al 2008 è coordinatore nazionale di Forza Italia – Giovani per la Libertà e, tra le file del PdL, è stata eletta alla Camera dei Deputati in seguito alle elezioni politiche del 2008. Alle politiche del 2013, è stata riconfermata alla Camera dei Deputati fra i membri del PdL. Sarà poi il premier Enrico Letta ad affidarle l’incarico presso il Ministero della Salute, in quota Pdl. Successivamente Beatrice Lorenzin, abbandona il partito per fondare insieme ad Angelino Alfano il Nuovo Centro Destra, venendo confermata alla Salute per due volte, da Renzi e da Gentiloni.
“E’ sempre un onore servire il mio paese. In questa fase di emergenza bisogna ascoltare ancora di più i cittadini più deboli, in difficoltà”: ha affermato ieri subito dopo il giuramento al Quirinale del nuovo Governo. E ad una domanda sugli equilibri politici del nuovo esecutivo ha risposto: ”i numeri e la maggioranza ci sono ora, dobbiamo guardare alle cose da fare”.
Marianna Madia è stata confermata ministro della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione nel Governo Gentiloni. Data a rischio, dopo la bocciatura parziale da parte della Consulta alla sua riforma della Pubblica Amministrazione, è invece rimasta nell’esecutivo come ministro senza portafoglio.
Nata a Roma nel 1980, si è laureata con lode in Scienze Politiche alla Sapienza.. Ha collaborato con l’ufficio studi dell’Agenzia di ricerche e legislazione (AREL) di Enrico Letta di cui, dal giugno 2012, è membro del comitato direttivo. La collaborazione con Letta le ha spianato un ruolo della sua segreteria tecnica durante il governo Prodi dal 2006 al 2008. Eletta nel 2008 alla Camera dei deputati, è diventata membro della Commissione permanente XI Lavoro pubblico e privato. È stata confermata alla Camera e membro della Commissione lavoro dopo le elezioni del 2013. Il 9 dicembre 2013 è diventata membro della segreteria nazionale del Pd con a capo il nuovo segretario nazionale Matteo Renzi, nel ruolo di responsabile per il lavoro.
Il 22 febbraio 2014 è stata quindi nominata ministro per la Semplificazione e per la Pubblica amministrazione del Governo Renzi. Durante il suo incarico ha scritto la riforma della pubblica amministrazione. “Parzialmente illegittima” per la Corte costituzionale in merito al rapporto Stato-Regioni.
ECCO LA NUOVA SQUADRA DI GOVERNO
Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni
Sottosegretario alla presidenza: Maria Elena Boschi
Ministri senza portafoglio
Anna Finocchiaro: Rapporti con il Parlamento
Marianna Madia: Pubblica Amministrazione
Enrico Costa: Affari Regionali
Claudio De Vincenti: Coesione Territoriale e Mezzogiorno
Luca Lotti: Sport con deleghe su editoria e Cipe
Ministri con portafoglio
Angelino Alfano: Esteri
Marco Minniti: Interno
Andrea Orlando: Giustizia
Roberta Pinotti: Difesa
Pier Carlo Padoan: Economia
Carlo Calenda: Sviluppo Economico
Maurizio Martina: Agricoltura
Gianluca Galletti: Ambiente
Graziano Delrio: Infrastrutture
Beatrice Lorenzin: Salute
Dario Franceschini: Cultura
Valeria Fedeli: Istruzione
Giuliano Poletti: Lavoro.
Informazioni tratte da Nanopress e Ansa – 13 dicembre 2016