Le nomine dei sottosegretari del governo Conte due portano un triplice bottino per il Veneto. Andrea Martella, Achille Variati e Pierpaolo Baretta: tre posti di peso del Pd, che saranno coperti da altrettanti politici di lungo corso, di cui due provenienti dalla tradizione democristiana e uno dall’ex Pci. Tre politici di professione che hanno iniziato nella prima repubblica.
La poltrona più importante è probabilmente quella che va ad Andrea Martella, nominato sottosegretario alla Presidenza con delega all’Editoria, quella che nel precedente governo Conte era andata al cinque stelle Vito Crimi. Martella, nato a Portogruaro nel 1968, è stato parlamentare nei Ds e poi nel Pd dal 2001 al 2018. È stato segretario della federazione provinciale del Ds di Venezia, proseguendo poi la carriera nel partito fino ad essere capo della segreteria politica dell’attuale segretario Pd Nicola Zingaretti.
Achille Variati è stato nominato sottosegretario agli Interni, in coppia con il pentastellato Carlo Sibilia, riconfermato dal precedente esecutivo. Variati, nato a Vicenza nel 1953, ha iniziato da giovanissimo consigliere comunale con la Dc nel 1980, e diventa poi sindaco della città berica per ben tre volte: prima dal 1990 al 1995, poi, dopo una lunga parentesi in consiglio regionale, di nuovo con due mandati consecutivi sotto le insegne del Pd dal 2008 al 2018. Per lui è la prima esperienza romana.
È un ritorno invece quello di Pierpaolo Baretta, sottosegretario all’economia del Pd affiancato da Alessio Villarosa (M5S, riconfermato) e Cecilia Guerra (Leu). Veneziano, classe 1949, Baretta dopo un lunga carriera nel sindacato, culminata nel 1997 con il ruolo di segretario generale della Fim, i metalmeccanici della Cisl, viene eletto in parlamento con il Pd nel 2008 e poi nel 2013. Dal 2013 al 2018 è stato sottosegretario all’economia prima nei governi Letta, Renzi e Gentiloni. In questo periodo ha avuto un ruolo importante nella trattativa con la Regione Veneto per la partita dell’autonomia differenziata.
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