Nella settimana n°17 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 68 (16 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende tre casi: glutine non dichiarato in sughi ai funghi e alla bolognese di varie marche e prodotti dall’azienda italiana Formec Biffi, (leggi articolo con elenco prodotti) e distribuiti anche in altri sette paesi (Belgio, repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Grecia, Monaco e Spagna); Salmonella typhimurium in tacchino a pezzi, congelati e refrigerati dalla Francia; presenza di glutine non dichiarato in etichetta in snack proteico “Salt & vinegar puffs” della marca Myprotein proveniente dal Canada, via Francia (vedi tabella dettagli sotto). Aflatossine in pistacchi dall’Iran, attraverso la Germania.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: etichettatura scorretta (errata data di congelamento) su tonno congelato dalla Spagna; contaminazione chimica (naftalene) in semi di zucca secchi biologici provenienti da Italia, con materie prime dalla Svizzera.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala un’allerta per yessotossina (un particolare tipo di biotossina marina) in mitili refrigerati da Italia (distribuiti anche in Francia, Austria e Repubblica Ceca); due lotti di vermicelli di riso preparati con materia prima geneticamente modificata non autorizzati provenienti dalla Cina; sostanza non autorizzata (permetrina) in frutto del drago (o pitaya dalla pianta Hylocereus undatus) dal Vietnam; migrazione di nichel da griglie per forni ad aria calda (air wave oven) dalla Cina; sostanza non autorizzata (carbendazim) in riso dall’India; migrazione di cromo, nichel e manganese da coltelli in acciaio dal Vietnam; dolcificante E 950 – acesulfame K non autorizzato in succo di frutta dalla Georgia; migrazione di manganese e globale troppo elevata da thermos in acciaio inossidabile dalla Cina; migrazione di sostanza non identificata dal pallet in plastica dalla Cina; residuo di pesticida (clorpirifos etile) in olive nere in salamoia dall’Egitto.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, Cipro segnala presenza di DNA di ruminanti in mangimi per pesci.
Valeria Nardi – Il Fatto alimentare – 29 aprile 2015