La malga «smonta» dopo appena due settimane: «Un lupo ha divorato il primo vitello, così non si va avanti. Riportiamo in pianura tutte le mucche». Ad annunciarlo sono i gestori di Malga Paù, pascolo estivo a Cesuna di Roana: nell’alpeggio sono ospitati da qualche giorno 40 animali all’aperto, ma il rischio – anche economico – che la stagione vada avanti fra continue predazioni ha portato alla decisione di far marcia indietro e tornare a valle. «Abbiamo “caricato” la malga appena il 14 giugno scorso» racconta Isabella Lora, una dei gestori della Fattoria Ai Capitani. Durante l’anno l’allevamento è a Ca’ Trenta, a Schio: gli animali vengono portati al pascolo solo fra giugno e fine settembre. «La nostra azienda oltre che sul formaggio si basa sulla produzione di animali da carne, su 40 vacche che abbiamo portato abbiamo venti parti previsti» spiega Lora. Il 20 giugno è arrivato il primo: «Una mucca ha partorito due vitellini gemelli al mattino, da sola, nel campo – riprende la ragazza – un evento del tutto normale, salvo che al pomeriggio ne abbiamo trovato uno ucciso, sbranato. Pazienza se fosse successo fra un mese, ma già con il primo nato è troppo. Abbiamo anche trovato carcasse di caprioli nei dintorni». Il noleggio della malga costa circa 8500 euro, per un’intera stagione. I gestori potranno continuare ad utilizzarla per l’attività agrituristica «ma per riportare gli animali già a casa rischiamo di dover pagare delle sanzioni. Inoltre, in pianura dovremo alimentarle con del fieno». Insomma, una situazione che amareggia i gestori e rischia di costare qualche migliaio di euro aggiuntivo. Lora ieri ha scritto anche sui social, lamentando una mancanza di attenzione da parte della Regione: «Ci hanno detto che non dispongono di cani anti-lupo, non ci hanno risposto alla richiesta di recinzioni elettrificate, ci comunicano che serve un anno per l’esito dell’esame del Dna sulle feci del lupo. Care mucche si torna a casa, la vacanza è finita ancora prima di iniziare. La situazione è vagamente fuori controllo». Che i lupi siano presenti in Altopiano lo conferma anche Daniele Zovi, dirigente del Corpo Forestale del Veneto. Il tecnico non entra nel tema della predazione di animali in malga, «non commento non conoscendo la vicenda. Tuttavia, teniamo presente che gli animali al pascolo hanno sempre subito predazioni: vanno esaminate a fondo le cause».
- Al. – Corriere del Veneto – 28 giugno 2017