Idoneità degli alimenti a prevenire e ridurre rischi sanitari inserito come requisito di eccellenza tra i criteri di erogazione alle imprese dei finanziamenti nazionali e comunitari. Estensione ai prodotti agroalimentari della legge sulla protezione del made in Italy recentemente approvata.
Elaborazione di politiche territoriali di raccordo tra buona alimentazione e salute da organizzare tramite periodiche «conferenze di servizio» delle autonomie locali assieme agli operatori della sanità e delle filiere agroalimentari. Sono le tre proposte presentate da Stefano Mantegazza, segretario generale Uila-Uil, al convegno organizzato, a Roma, da Fpl e Uila, le due più numerose federazioni di categoria della Uil che organizzano e rappresentano i lavoratori degli enti locali, della sanità e del settore agroalimentare. L’obiettivo dell’incontro, a cui hanno partecipato numerosi rappresentanti istituzionali e del settore agroalimentare, è stato quello di sottolineare la strategica importanza del settore agricolo nella crescita, anche occupazionale, del paese che si moltiplica nel momento in cui viene associato alla tutela della salute. Insomma, la sicurezza dei cibi e la buona educazione alimentare insieme alla tutela della salute dovranno essere al centro di una nuova e buona politica che parta dal territorio. Dove, Fpl e Uila vogliono lavorare assieme con le istituzioni locali, gli operatori e le strutture della sanità affinché il binomio buona alimentazione – buona salute sia all’ordine del giorno della nuova politica nazionale ed europea.
ItaliaOggi – 8 febbraio 2013