Il buco della sanità veneta è di 211.781.992, 83 euro. Le perdite d’esercizio registrate dalle aziende sanitarie del Veneto nel 2014 verranno ripianate: la giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità Luca Coletto, si è impegnata a ripianare il deficit con la delibera 2083, votata il 30 dicembre 2015. Le perdite sono state quantificate in occasione del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti svoltosi il 19 novembre. Il “buco” più significativo (22.834.880,29 euro) è stato riscontrato all’Azienda Ospedaliera di Padova; più contenuto (13.451.237,71 euro) il “rosso” certificato dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Sul versante delle Ulss la perdita più cospicua è quella attestata dall’Azienda Ulss 12 Veneziana che, per effetto delle nomine dei direttori generali decise a fine anno dal governato re Luca Zaia, sconta un passivo di 68.427.753,03 (ovvero il 32,3% del totale) cui va aggiunto il risultato negativo dell’Ulss 14 di Chioggia (10.916.878,72), commissariata insieme a Mirano.
È stato quantificato in 20.252.598,86 euro il “rosso” dell’Ulss 20 di Verona, che è stata accorpata all’Ulss di Legnago (meno 5.665.863,31 euro). Risulta particolarmente significativo pure il ripiano delle perdite 2014 assegnato all’Ulss 10 di San Dona di Piave. Per quanto riguarda l’Ulss 16 di Padova, che dal primo gennaio 2016 è stata abbinata a Cittadella ed Este, il “rosso” ammonta a 17.731.130,09, cui vanno aggiunti i 15.704.909,17 euro delle perdite che sono state realizzate nel decennio 2001-2011. Dovrà fare i conti con un “rosso” di 17.52.888,88 pure il binomio di Ulss 3 e 4, che fa capo a Bassano, cui è stata accorpata Thiene.
Ma dove si sono “pescati” i 227.486.002 euro che servono per ripianare le perdite 2014? La fetta più cospicua (161.643.982,61 euro) è rappresentata dalla quota del Fondo sanitario regionale destinata al riequilibrio finanziario. Dal Fondo sanitario nazionale arrivano 47.134.416,94; dalle aziende farmaceutiche, per il contenimento della spesa in medicine, sono arrivati 5.608.296,37 euro; dallo sconto dell’1,83% a carico delle aziende farmaceutiche sono entrati nelle casse della Regione 5,489.512,36 euro.
Il rimborso forfettario delle spese per accertamenti medico-legali su personale scolastico e d educativo assente dal servizio per malattia “vale” 1,890.536,45 euro . Per chiudere il cerchio sono stati recuperati ulteriori 5.719.257,27 euro. Va ricordato che le aziende sanitarie che hanno chiuso la gestione dell’esercizio 2014 con un risultato positivo sono chiamate, in base al decreto legislativo 118/2011, a concorrere al raggiungimento dell’equilibrio del Sistema Sanitario Nazionale dell’anno 2015, con la messa a disposizione della quota di utile eccedente i 5 milioni, utilizzata per coprire le perdite d’esercizio 2015.
Il Mattino di Padova – 10 febbraio 2016