La gestione degli animali a terra, della macellazione d’urgenza in allevamento e dell’eventuale trasporto sono al centro della guida operativa “Trasportabilità di animali affetti da patologie e gestione dei bovini a terra” realizzata dalla Società italiana di medicina veterinaria preventiva con il supporto dell’Istituto zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna. Un manuale dal taglio pratico, utile ad integrare la normativa attuale con metodi e criteri di valutazione clinica e del benessere animale provenienti dalla pratica professionale e dalla ricerca scientifica. La normativa comunitaria sull’argomento stabilisce, infatti, principi generali ed elenca alcune condizioni limite che non consentono la movimentazione degli animali.
La pratica professionale però presenta casi, alcuni dei quali “borderline”, di difficile gestione e che richiedono da parte del veterinario una valutazione scrupolosa ed informata dei diversi elementi che condizionano le scelte operative ispirate alla tutela del benessere animale.
Il problema degli animali a terra e della loro movimentazione al macello è stato recentemente anche all’attenzione dei media. Alcuni dei casi documentati nei servizi televisivi hanno di fatto evidenziato responsabilità, riconducibili anche a veterinari che hanno consentito il trasporto di animali, per cui, per motivi sanitari o di tutela del benessere, sarebbe stato d’obbligo l’abbattimento o la macellazione d’urgenza in allevamento.
Queste circostanze hanno comportato una doverosa analisi degli aspetti del problema “animale non deambulante”, le cui responsabilità non possono essere ricondotte ad un unico soggetto, ma al contrario interessano più figure professionali, a volte non perfettamente coordinate, e questo a discapito dell’immagine e della credibilità della professione veterinaria. Il Sivemp ha deciso quindi l’elaborazione di linee guida che possano essere di supporto professionale per i tanti veterinari impegnati sul campo nella gestione di animali a terra e della macellazione d’urgenza, con la costituzione di un gruppo di lavoro nazionale, all’interno della Società Scientifica.
La guida, dopo un breve richiamo alle fonti normative comunitarie e nazionali, affronta alcune delle più frequenti condizioni ritenute critiche per il benessere degli animali e per l’idoneità al trasporto, e propone definizioni ed esempi pratici essenzialmente orientativi rispetto al processo decisionale. Il giudizio di idoneità al trasporto per gli animali che si trovano in queste condizioni, fatta salva la responsabilità dei proprietari e dei trasportatori nei restanti casi, è un compito che spetta unicamente al veterinario il quale, in forza della sua formazione, può disporre di una conoscenza di tutti gli elementi che lo aiutano a contestualizzare i singoli casi e a prendere le decisioni “giuste” nel rispetto del benessere degli animali.
Con l’augurio che la materia del benessere animale continui ad essere elemento qualificante per il lavoro del veterinario e che in futuro la professionalità di tanti colleghi pubblici e libero-professionisti impegnati sul campo per tutelare il benessere animale, non venga vanificata da comportamenti che seppure isolati e sporadici, danneggiano l’immagine e la reputazione della categoria.
Riguardo all’entità ed incidenza del problema in oggetto nel nostro paese, purtroppo non si dispine di dati certi ed aggregati per regione. Si sa però che la condizione di “animali a terra” interessa prevalentemente le bovine da latte (in particolare della razza frisona), gli animali a fine carriera, si verifica frequentemente nel periodo post-partum (es. distocia, ritenzione delle membrane fetali, natimortalità) e durante la lattazione per cause riconducibili a disordini di tipo metabolico (es. ipocalcemia), quando non intervengono altre cause come ad esempio quelle di tipo traumatico (es. fratture).
Testo tratto dalla presentazione del Quaderno di veterinaria preventiva – 21 maggio 2012