Dal Corriere.it. Il Land Nordreno-Vestfalia, la regione di Colonia, è la Lombardia della Germania, quanto a numero di contagi da Covid-19, con quasi 3 mila casi accertati. Molti dei quali sono stati individuati in un numero ristretto di aree come la cittadina di Heinsberg, 41 mila abitanti, dove sono stati condotti test a tappeto, casa per casa. A coordinarli è il dottor Hendrik Streeck, il virologo di Bonn, che si è occupato a lungo di ricerche sul coronavirus. E alla Frankfurter Allgemeine dice in modo chiaro che i test veloci utilizzati per queste indagini di massa sulla popolazione – test prodotti dalla berlinese Pharmact, che in 15 minuti dovrebbero misurare la concentrazione di anticorpi presente in una goccia di sangue prelevata dal dito – sono inaffidabili: solo nel 33% dei casi il test è risultato corretto, i due terzi dei pazienti positivi non è stato riconosciuto, se non ad un esame successivo con il tampone rino-faringeo di profondità.
In questa indagine sistematica il dottor Streeck ha raccontato anche di aver riscontrato dei nuovi sintomi, oltre alla tosse secca e alla febbre. «Quasi tutte le persone infette che abbiamo intervistato (e si tratta di un centinaio, ndr), almeno i due terzi, hanno riferito di aver perso il senso dell’olfatto e del gusto per più giorni. Questa assenza è così forte che una madre non è stata in grado di percepire l’odore del pannolino sporco del suo bambino. Altri non sentivano più l’odore del loro shampoo e il cibo iniziava a non sapere più di nulla. Non possiamo ancora dire esattamente quando compaiono questi sintomi, ma insorgono subito dopo l’infezione».
Il 30% delle persone infette manifestava poi sintomi di diarrea, e questo significa che «sono più comuni di quanto si pensasse in precedenza», ha aggiunto l’epidemiologo. Il dottore ha anche riferito che nelle abitazioni dei pazienti risultati positivi sono state trovate tracce di virus nei bagni, ma non è confermato che una contaminazione ambientale possa essere causa di contagio.
Quanto al basso numero di morti in Germania, rispetto al nostro Paese, Streeck si è detto per nulla sorpreso, «perché in Italia sono stati sottoposti a test solo i casi con sintomi gravi». «Un recente studio effettuato a Shenzhen — ha continuato — ha riscontrato ad esempio che i bambini sono infettati spesso dal virus esattamente come gli adulti, ma sviluppano solo sintomi lievi, o anche nessun sintomo. Se seguiamo questo studio, assumendo che solo il 91 percento dei casi di Covid-19 manifesti sintomi lievi o moderati, allora gli italiani si sono concentrati solo sul restante nove percento. A questo si aggiunge il fatto di sottoporre a test i pazienti in caso di decesso».
Il dottore ha fatto riferimento alla Cina, dove almeno nella fase iniziale le statistiche su decessi e contagi sarebbero state falsate dallo stesso approccio. E ha detto di aspettarsi in Italia un numero di infezioni «estremamente elevato», che non è stato ancora accertato, a causa dell’assenza di test a tappeto (fa eccezione il Veneto del governatore Luca Zaia). «In Germania, i pazienti con solo sintomi lievi sono stati testati fin dall’inizio. Il nostro paziente numero uno di Bonn, ad esempio, aveva solo un forte mal gola. Sono certo che non sarebbe mai stato esaminato in Italia».