Segnalati casi in diversi altri Paesi di contagi da Escherichia Coli. Le cause della contaminazione dei cetrioli sono ancora ignote
MILANO – Sono diversi i casi sospetti di contagio da batterio E.Coli in Europa, dopo l’allarme giunto dalla Germania, dove secondo alcune informazioni non ancora confermate ufficialmente le vittime sarebbero salite a dieci. Il domenicale svizzero ‘Der Sonntag’ cita domenica due nuovi casi nella Confederazione elvetica, mentre il Centro europeo per la prevenzione e il controllo (Ecdc) ha riferito di altri 25 casi sospetti in Svezia, sette in Danimarca, tre in Gran Bretagna, due in Austria e uno in Olanda. Intanto, cetrioli spagnoli incriminati sarebbero stati importati anche dalla Repubblica ceca, ha reso noto la locale autorità per l’agricoltura e l’alimentazione. «I tedeschi hanno fatto sapere che i cetrioli sono stati distribuiti anche in Ungheria, Austria e Lussemburgo», ha detto il portavoce dell’autorità sanitaria ceca, Michal Spacil. Il batterio Ehec provoca diarree o diarree emorragiche, fino a produrre una sindrome emolitica e uremica, potenzialmente letale.
CAUSE IGNOTE- Le autorità tedesche hanno avvertito che la causa della contaminazione della verdura con il batterio non è stata ancora identificata. «Fino a quando gli esperti in Germania e in Spagna non saranno capaci di identificare con certezza l’origine dell’agente patogeno, l’allarme generale resterà in vigore», ha dichiarato il ministro tedesco per l’Alimentazione, l’Agricoltura e la tutela dei consumatori, Ilse Aiger, in un’intervista al quotidiano domenicale Bild am Sonntag. «Le autorità competenti stanno facendo tutto quanto è in loro potere per chiarire questa vicenda, sul piano nazionale e internazionale», ha aggiunto.
Corriere.it – 29 maggio 2011