Migliaia di polli sono stati abbattuti e un migliaio di aziende agricole nel nord-est della Germania si sono viste vietare la vendita di qualsiasi prodotto dopo la scoperta di diossina in mangimi destinati a pollame e suini.
Lo riferisce la BBC online. L’allarme è partito da una casa produttrice tedesca, la ‘Harles & Jentzsch’, che nel corso di un test di routine ha scoperto la sostanza tossica. Non è chiaro come sia finita nella catena di produzione ma un portavoce della società ha detto che potrebbe provenire dall’Olanda. La procura ha aperto già un’inchiesta preliminare. Il ministro del Nord Reno Westfalia, Johannes Remmel, ha parlato di uno «scandalo» che deve essere al più presto affrontato a livello politico.
4 gennaio 2011
Germania Polli alla diossina, export uova contaminate in Olanda
Partite da allevamenti tedeschi prima che venissero bloccati
Bruxelles, 5 gennaio (TMNews) – Il nuovo scandalo dei polli alla diossina in Germania ha varcato oggi i confini tedeschi, con la scoperta che 136.000 uova contaminate sono state esportate in Olanda, prima che le autorità federali di Berlino bloccassero gli oltre 1.000 allevamenti avicoli (e anche di suini) che hanno usato i mangimi sotto accusa. Le uova, ha affermato oggi a Bruxelles un portavoce della Commissione europea, sono comunque facilmente individuabili nei circuiti commerciali, perché sono sottoposte a un sistema di tracciabilità totale.
La Commissione attende nelle prossime ore i risultati delle verifiche in corso per accertare se vi siano state altre esportazioni di uova o di carne dagli allevamenti contaminati. Il 10 e 11 gennaio, inoltre, della questione si occuperà il Comitato Ue per la salute animale e la sicurezza della catena alimentare, nella sua riunione a Bruxelles.
La vicenda tedesca – che ricorda un analogo caso verificatosi in Belgio diversi anni fa – era iniziata il 28 dicembre, con la notifica della contaminazione al sistema Ue di allerta rapido da parte delle autorità nazionali. Circa 600 tonnellate di mangimi sono state contaminate con 26 tonnellate di grassi industriali contenenti diossina, una sostanza altamente tossica per l’organismo, se assorbita anche in quantità minime.