Scoperti nel 96% delle carni in dieci supermercati di venti città, tra cui Berlino. Lo rivela un’associazione ambientalista
Tracce di antibiotici pericolosi nelle carni scoperte in 10 supermercati su 20 di varie città tedesche, fra cui Berlino: sono stati trovati germi di tipo Esbl e Mrsa che, in persone particolarmente sensibili, possono produrre gravi malattie, anche mortali. Lo ha rivelato Bund, associazione per l’ambiente e la protezione della natura, che ha anche reso noto uno studio da cui è emerso che il 96% della carne di pollo in Germania contiene antibiotici. L’uso di antibiotici è lecito se avviene nei dosaggi previsti per legge ed è necessario negli allevamenti industriali dove gli spazi ristretti favoriscono la diffusione rapida di epidemie. L’associazione tedesca ha però accertato l’impiego di antibiotici usati nelle terapie per gli esseri umani, con il risultato di aumentare la formazione di batteri resistenti ai farmaci. E i consumatori italiani corrono gli stessi rischi? “No, la tracciabilità delle carni italiane è completa e i controlli dei nostri istituti veterinari sono sicuri”,dice Alessandro Mostaccio, responsabile del settore alimentare del Movimento consumatori. ”Gli antibiotici sono necessari negli allevamenti intensivi, ma il consumatore può difendersi preferendo polli allevati a terra e diffidando di carni vendute a € 3,5 al chilo”.
Corriere.it – 10 gennaio 2012