Il Sole 24 Ore. Incidenza dei contagi a livelli record, il ritorno dei tamponi gratuiti per tutti, un appello della cancelliera, accorato come quello di un anno fa, e la mobilitazione dell’esercito per far fronte alla quarta ondata. Questa è la Germania alle prese con il Covid, in grande affanno e difficoltà. I nuovi casi registrati ieri dall’istituto Robert Koch sono stati 45.081 mentre l’incidenza settimanale su 100mila abitanti sale a 277,4, la più alta mai registrata dall’inizio della pandemia, e i decessi sono 228 rispetto ai 142 del sabato precedente.
Un deterioramento rapido – un mese fa il tasso di incidenza era a 64 – che sta mettendo nuovamente sotto pressione le infrastrutture sanitarie e le terapie intensive soprattutto nelle regioni più colpite e con un minor tasso di copertura vaccinale, come Baviera, Baden Württemberg e Sassonia. Il tasso medio di occupazione delle terapie intesive è di 4,7 per 100mila abitanti.
Per questa ragione, secondo quanto riferisce il settimanale Der Spiegel, il governo federale ricorrerà anche all’aiuto dell’esercito, che ha mobilitato fino a 12mila soldati per l’emergenza, almeno fino a Natale. L’obiettivo è di assistere gli ospedali e gli uffici sanitari nella vaccinazione, nei test nelle case per anziani e nei tracciamenti.
In un contesto che sembra ripetere in parte la drammaticità della situazione di un anno fa, Angela Merkel è intervenuta nel suo podcast settimanale invitando i tedeschi a vaccinarsi: «Restiamo uniti – ha esortato -, se pensiamo a proteggerci e prenderci cura degli altri, possiamo salvare il nostro Paese questo inverno. Ci sono davanti a noi settimane molto difficili».
Un incontro tra la cancelliera e i presidenti delle 16 regioni dovrebbe tenersi entro la prima metà della settimana per coordinare nuove misure di contenimento. Cosa non facile in un momento in cui l’attuale coalizione Cdu/Spd è in uscita, mentre la nuova, formata da Spd, Verdi e Liberali, sta ancora negoziando un accordo dopo l’esito del voto del 26 settembre. Una fase di transizione e di passaggio di poteri e competenze che certo rallenta il processo decisionale.
Le parole di Merkel hanno ricordato l’appello dell’inverno scorso, quando a fronte di oltre 500 decessi giornalieri registrati all’inizio di dicembre, la cancelliera aveva detto che un numero simile di morti non era un prezzo che lei sarebbe stata «disposta a pagare per i mercatini di Natale». E ieri ha ribadito: «Pensateci – ha detto rivolgendosi ai non vaccinati -: abbiamo solo bisogno di farlo e farlo velocemente. Perciò vi chiedo di unirvi a noi e provare a convincere parenti e amici». Il messaggio si è chiuso con l’invito, a quanti sono già vaccinati, a ricorrere al booster di una terza somministrazione.
Da ieri intanto sono tornati i test gratuiti per tutti dopo che soltanto poche settimane fa era stato introdotto il pagamento per questo tipo di esami.
I bambini under 12, che non possono essere ancora vaccinati in Germania, sono tra i gruppi più colpiti dalla quarta ondata di contagi. Il direttore dell’Associazione tedesca degli insegnanti ha avvertito ieri che gli uffici sanitari locali stanno lottando per tenere sotto controllo molti focolai nelle scuole di tutto il Paese: «La realtà è che siamo già sul punto di perdere il controllo in alcune zone calde», ha detto Heinz-Peter Meidinger al settimanale Welt am Sonntag.
In Germania, così come in Svizzera e in Austria, la percentuale di popolazione non vaccinata è ancora piuttosto elevata: circa il 30% non ha ricevuto una prima dose rispetto al 33,6% e al 33,1% degli altri due Paesi.