Valutazione ai dipendenti consegnate solo in busta chiusa o per via telematica. II Garante della privacy con il provvedimento n. 276 del 2012 ha prescritto a un’azienda ospedaliera di adottare le misure idonee a garantire la riservatezza dei dati personali contenuti nei documenti di valutazione dei dipendenti.
Nel caso specifico un dirigente si è lamentato per aver ricevuto la propria scheda, in busta aperta, da personale amministrativo addetto a un’altra struttura dell’azienda. Il Garante ha accolto il ricorso e ha imposto al complesso sanitario di garantire maggiori tutele affinché il contenuto delle schede individuali di valutazione non possa essere letto neppure dal personale incaricato della consegna o da altre persone non autorizzate. Possono ad esempio essere adottate modalità telematiche che consentano l’accesso al documento solo al dipendente interessato (certificandone anche l’avvenuta ricezione), oppure provvedendo a consegnare la valutazione opportunamente spillata o in busta chiusa.
CASELLARIO GIUDIZIALE APERTO ALLE P.A. Con altro provvedimento il garante si è occupato di casellario giudiziale, rilasciando parere favorevole allo schema di decreto dirigenziale del ministero della giustizia che disciplina le modalità operative di consultazione diretta in via telematica del casellario giudiziale da parte delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi. Le p.a. e gli enti che hanno in gestione servizi pubblici (ad esempio Poste spa, Enel spa, Italgas, Trenitalia) potranno consultare direttamente il casellario giudiziale, per acquisire informazioni sui precedenti penali e sui carichi pendenti, al fine di effettuare i controlli d’ufficio previsti dalla legge o di verificare le dichiarazioni sostitutive presentate da imprenditori e cittadini interessati, ad esempio, a partecipare a gare d’appalto e forniture o ad altri provvedimenti (ad esempio il rilascio della patente di guida).
Saranno consentiti, però, accessi selettivi ai soli dati giudiziari indispensabili agli accertamenti di competenza. Anzi viene creato ad hoc proprio il «certificato selettivo, ad uso degli enti pubblici pubblici Sono state previste convenzioni tra il ministero della giustizia e i soggetti interessati che stabiliranno le condizioni e le regole tecniche per il rilascio dei «certificati selettivi.. Il garante ha chiesto inoltre di introdurre adeguate misure di sicurezza, soprattutto sul controllo degli accessi. La consultazione diretta del Sic (Sistema informativo del casellario) avverrà infatti mediante il Cerpa (Centro europeo ricerca e promozione dell’accessibilità), il sistema per la certificazione massiva gestito dall’ufficio centrale del casellario. Il Sic potrà essere consultato tramite tecnologia web service o tramite Pec, il servizio di posta elettronica certificata. L’Ufficio del casellario centrale garantirà la piena tracciabilità dei collegamenti telematici tra il Cerpa e i vari sistemi coinvolti. Verrà istituito il «Registro degli accessi al Sic., che consentirà all’amministrazione interessata di eseguire controlli informatizzati trimestrali, anche a campione, sulla rispondenza delle richieste dei certificati ai rispettivi procedimenti amministrativi. Le registrazioni e i log del sistema dovranno essere conservati per dieci anni.
LISTE INVALIDI PER LA PROTEZIONE CIVILE Sempre dal Garante arrivano precisazioni per il piano di protezione civile relativa agli invalidi: i comuni devono chiedere l’elenco dei nominativi alle Asl e non all’Inps. L’Inps, infatti, non può inviare ai Comuni l’elenco degli invalidi perché nessuna norma lo autorizza a comunicare all’ente locale dati sulla salute delle persone che fruiscono delle prestazioni d’invalidità.
MARKETING SELVAGGIO In materia di marketing, infine, Il Garante della privacy ha vietato il trattamento illecito dei dati di circa un milione di persone contenuti nel data base di una società che opera nel settore delle vendite per corrispondenza e del marketing diretto. La decisione (provvedimento 286/2012) è stata adottata in seguito agli esiti dell’attività ispettiva avviata su segnalazione di numerose persone che lamentavano di essere state disturbate con offerte commerciali indesiderate.
ItaliaOggi – 9 novembre 2012