Quella gara d’appalto per quasi 3 milioni di euro alla fine dell’estate scorsa aveva fatto gridare allo spreco le opposizioni. Se le Asl hanno già i revisori dei conti (che costano 3,6 milioni di euro) e se sulla sanità veneta l’assessore regionale Luca Coletto ha già presentato il “libro bianco”, che bisogno c’era di stanziare altri soldi per verificare la contabilità, i conti e i libri contabili delle aziende sanitarie? Fin qui la polemica. Ma vediamo come è andata a finire. Nella seduta del 20 marzo, con delibera numero 442, la Giunta regionale ha revocato tutti gli atti relativi alla procedura per l’affidamento per due anni del servizio di revisione legale del bilancio di Asl, aziende ospedaliere, Istituto oncologico veneto e Istituto zooprofilattico delle Venezie. Motivo?
Il contenzioso con una delle ditte – che aveva partecipato ed era stata esclusa – ha rallentato a tal punto l’iter da rendere impossibile l’aggiudicazione definitiva entro i primi giorni del dicembre 2011. Non si era mai arrivati infatti neppure all’apertura delle offerte economiche dei concorrenti. E l’eventuale affidatario avrebbe dovuto svolgere obbligatoriamente, prima della chiusura del bilancio d’esercizio, prevista al 31 dicembre 2011, tutte le necessarie operazioni preliminari. Quindi nulla di fatto e revoca.
A mettersi di traverso una delle quattro ditte partecipanti che il 16 settembre era stata esclusa perché non avrebbe avuto “i requisiti tecnici”. La società aveva presentato ricorso al Tar che, il 2 dicembre, ne aveva accolto l’istanza cautelare. La Regione avrebbe dovuto invitare la ditta a presentare un’offerta, darle un tempo congruo per predisporla, valutarla e aprire tutte le offerte delle ditte ammesse. Ci sarebbe voluto oltre un mese. Troppo per poter affidare l’incarico in tempo utile. Il 20 gennaio la Direzione risorse e controlli Ssr aveva avviata la procedura di revoca. Poiché non erano pervenute memorie la giunta ora evoca tutti gli atti dell’affidamento.
La gara era stata indetta con delibera numero 1379 del 3 agosto 2011. Il termine per presentare le offerte scadeva infatti alle ore 12 del 12 settembre. Lo stesso bando, oltre a specificare che l’appalto non era connesso a progetti finanziati dall’Unione europea, spiegava il motivo della procedura ristretta: «Il ricorso alla procedura accelerata è dovuto alla necessità di affidare l’appalto in tempi utili per svolgere le operazioni prodromiche alla revisione del bilancio dell’esercizio in chiusura al 31.12.2011, che vanno necessariamente svolte prima della chiusura dell’esercizio stesso ed, indicativamente, a partire dal seconda metà del mese di novembre 2011». La “necessità” della revisione del bilancio dell’esercizio, secondo la Regione «è emersa a seguito della conclusione il 30 giugno scorso degli adempimenti svolti in applicazione del decreto ministeriale 18 gennaio 2011, “valutazione straordinaria dello stato delle procedure amministrativo-contabili necessarie ai fini della certificazione dei bilanci delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere, degli IRCCS pubblici, anche trasformati in fondazioni, degli Izs e delle aziende ospedaliero-universitarie, compresi i policlinici universitari”».
a cura di C.Fo – 23 marzo 2012 – riproduzione riservata