Alla fine, le ragioni dello sport hanno vinto su quelle del gallo cedrone: approvato il progetto per la pista «Toni Sailer», la «Regina delle Dolomiti» spera nel Mondiale di sci del 2019. Nelle scorse settimane, la nuova pista era finita al centro delle polemiche a causa della sua ubicazione sul Col Drusciè, vero e proprio biglietto da visita della Conca ampezzana, e dello «sfratto» del gallo cedrone e del resto della fauna locale portato dal disboscamento di un corridoio di 80 metri.
L’impianto, che dovrebbe ospitare le gare dello slalom, era persino stato congelato dalla Soprintendenza al paesaggio, che aveva accolto le osservazioni degli ambientalisti, preoccupati per un possibile sconvolgimento degli equilibri naturali della zona.
L’intero Mondiale sembrava a rischio, senza quella pista. Ieri mattina, nella conferenza dei servizi decisiva proprio a Cortina, la Soprintendenza ha però sciolto le riserve. In caso di aggiudicazione del Mondiale (si decide il 5 e il 6 giugno a Barcellona), la pista si farà, anche se il tracciato si spingerà un po’ più a ovest per attenuare l’impatto visivo. Gli ambientalisti, però, rimangono scettici: «Ci aspettavamo l’ok alla Sailer, – ha spiegato il vicepresidente regionale del Wwf Augusto De Nato – perché quando il mondo economico e sociale fa pressioni è difficile andare in una direzione diversa. Sorprende che nel 2014 ancora ci siano visioni economiche che tali non sono, dato che per i mondiali di Bormio e l’Olimpiade di Torino ancora si sta pagando. Alla fine si sacrifica il bene più importante, che è quello ambientale».
Soddisfatto il vicesindaco Enrico Pompanin: «L’approvazione era fondamentale – ha spiegato – è un segnale importante per i delegati internazionali che dovranno decidere a chi affidare l’organizzazione dei Mondiali 2019». Cortina ora si prepara al testa a testa con la svedese Are, già organizzatrice dell’edizione 2007. Mettendo sul piatto, oltre al prestigio della propria immagine, la realizzazione o sistemazione di 11 tracciati per lo sci, 6 punti di partenza per le gare, un percorso di collegamento tra le piste e due arrivi di gara con tribune mobili nella zona di Rumerlo. «Sarebbe stato un suicidio azzoppare la candidatura – ha chiosato Sandro Da Rold, componente della giunta esecutiva di Confindustria Belluno Dolomiti con delega al turismo – Fortunatamente, è prevalso il senso di responsabilità e l’interesse dell’intero territorio». Alla quarta candidatura (Cortina ci aveva già provato senza successo per le edizioni 2013, 2015 e 2017), potrebbe essere la volta buona. Ma Enrico Valle, presidente del comitato «Cortina 2019», rimane cauto sull’assegnazione del Mondiale: «Siamo chiaramente soddisfatti – ha commentato – partiamo con tutte le carte in regola, poi si vedrà».
Andrea Zucco – Corriere della Sera – 27 maggio 2014