Il Consiglio dei ministri ha varato il Documento di economia e finanza. Il Pil del 2024 è stato fissato al +1%, cioè in calo rispetto alle previsioni Nadef +1,2%. Il Debito aumenta al 137,8% quest’anno, per poi salire al 138,9% nel 2025 e al 139,8% nel 2026.
Quindi l’unico dato tendenziale che inverte la rotta rispetto al sentiero di discesa indicato nella Nadef è il debito dello Stato che aumenta. Saremo più poveri e accumuleremo altro debito sempre più difficile da onorare.
Perché allora rinunciare a 600 miliardi di tasse non pagate negli anni passati?
Perché rinunciare ai circa 90 miliardi di euro di evasione annuale?
Perché è più facile tosare le pensioni, non finanziare scuola, università, ricerca, sanità, assistenza, servizi, contratti di lavoro dipendente anziché disturbare gli evasori che votano chi li asseconda.
Una delle vergogne di questo paese è quella di avere 6 milioni di poveri e nullatenenti (1 su 10 Italiani) mentre si sperpera il super bonus per ristrutturare case e ville.
Una patrimoniale al contrario col premio del 10% a spese di chi paga le tasse anche se una casa non ce l’ha e, se paga l’affitto, dopo le migliorie potrà vederlo aumentare.
Nel mentre cresce la spesa sanitaria a carico delle famiglie e oltre 1,9 milioni di persone hanno rinunciato alle cure per problemi economici.
Nessuno ha pensato a fare il 110% per la sanità per incentivare con i bonus gli screening e le terapie preventive che hanno anche il pregio di far risparmiare il Servizio sanitario nazionale se le malattie si prevengono o si curano subito appena sono diagnosticabili.
Ma questo non sarebbe il paese del Ponte tra due regioni senza strade e ferrovie!