Valorizzare i prodotti tipici e di qualità della tradizione contadina del Friuli Venezia Giulia, a tutto vantaggio dei consumatori.
E´ questo l´obiettivo del progetto “Piccole produzioni locali”, curato dalla Direzione salute della Regione, in collaborazione con la Direzione alle Risorse rurali e agroalimentari, e di fatto avviato il 20 gennaio con l´approvazione, da parte della Giunta regionale, di uno specifico regolamento che indica i criteri e le modalità per la produzione, lavorazione, preparazione e vendita diretta al consumatore di piccoli quantitativi di carni suine (dal salame alle salsicce, dalla soppressa al cotechino) e di carni avicole e cunicole (polli, tacchini, conigli).
L´iniziativa, come spiega l´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, punta a far incontrare le esigenze dei consumatori e della ristorazione collettiva, che dimostrano una sempre crescente attenzione ai prodotti freschi nostrani e di qualità, con quelle dei piccoli allevatori. Una strategia, aggiunge l´assessore, il linea con la tendenza, già affermata all´estero, di vendita diretta delle merci dal produttore al consumatore (“Farmers´ market”), di ricerca di alimenti a “chilometro zero”, o a “filiera corta”, che offrono garanzie di freschezza e qualità e tendono anche ad avere un prezzo contenuto per i ridotti costi di trasporto e distribuzione.
Il regolamento, in 18 articoli, indica precisi protocolli per la lavorazione e conservazione degli alimenti e precisa in particolare che la vendita possa avvenire direttamente in azienda oppure in occasione di fiere e mercati, anche se non è esclusa una fornitura a dettaglianti locali, purché essa non superi il 30 per cento della produzione. I produttori interessati, che possono essere anche le cosiddette “frasche”, “osmize”, o “privade”, dovranno presentare specifica domanda, secondo un modello che sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione e sarà scaricabile dal sito www.Regione.fvg.it
fonte: Marketpress – 25/01/2011