La testa d’agnello mozzata che si è trovato domenica mattina davanti alla porta di casa a Bagnaria Arsia, in provincia di Udine, è stato solo l’ultimo “avvertimento” che Franco Tosoratti, veterinario in servizio all’Ass 5 Bassa Friulana, e segretario aziendale SIVeMP, ha subito in queste ultime settimane. Le intimidazioni nei suoi confronti erano iniziate, infatti, ancora il 10 di dicembre, in un crescendo che non ha risparmiato neppure la sede del Dipartimento di prevenzione, in via Molin, a Palmanova, con due blitz il 4 e il 24 gennaio. Davanti alle porte corpi di animali morti, una decina di agnelli, ma anche galline, un gatto, grasso e pelle di capi di bestiame. Sei “ritrovamenti” che suonano come un chiaro avvertimento. Il direttore generale dell’Ass 5, Paolo Bordon, ha rilasciato dichiarazioni preoccupate
«Sono episodi gravissimi che colpiscono un servizio, come quello veterinario, che opera con attenzione sul territorio e le persone che vi lavorano con competenza e professionalità» ha affermato. Sia Tosoratti che l’azienda sanitaria hanno presentato denuncia ai carabinieri di Palmanova che ora indagano sugli episodi intimidatori. Sullo sfondo della vicenda potrebbe esserci una storia di macellazione clandestina e di commercio irregolare di animali di cui i servizi veterinari si sono occupati anche recentemente. Ma per ora c’è il massimo riserbo da parte degli inquirenti sugli accertamenti in corso. In ogni caso le intimidazioni nei confronti di Tosoratti e dell’Ass sembrano con certezza riconducibili all’attività di controllo dei servizi veterinari.
Quella al segretario aziendale SIVeMP friulano non è che l’ultimo episodio di intimidazione a veterinari pubblici in servizio. Un’emergenza su cui il SIVeMP da tempo ha richiamato l’attenzione delle istituzioni arrivando ad ottenere l’istituzione di un Osservatorio ministeriale sul fenomeno. Ma l’attività di questo importante organismo è ancora alla battute iniziali, nonostante le reiterate richieste di azioni concrete e di un interessamento anche del ministero dell’Interno avanzati dal SIVeMP. Intanto, nell’immobilismo istituzionale, gli episodi di violenza si succedono con allarmante frequenza.
31 gennaio 2012