Le autorità francesi hanno diffuso la notizia della morte di un gatto affetto da rabbia, malattia assente dal Paese da circa 12 anni. Il micio, che si trovava ad Argenteuil, vicino Parigi, sarebbe morto tre giorni dopo la diagnosi, ma ora le autorità temono un pericolo di contagio.
Il Ministro francese dell’agricoltura ha ottenuto l’apertura di un’indagine e, nel frattempo, cinque persone che hanno avuto contatti con l’animale sono state vaccinate per precauzione.
Il virus della rabbia è presente nella saliva degli animali infettati, e si trasmette agli umani prevalentemente tramite morsi, mentre i sintomi si presentano solitamente dopo due o tre settimane dal contagio. Nel 2001 la Francia aveva ottenuto una certificazione che attestava il debellamento della rabbia, sospesa solo nel 2008, e solo per due anni, dopo un caso isolato che riguardava dei cani affetti dalla malattia. Al momento, quindi, le autorità temono che possa ripresentarsi la stessa situazione del 2008, e si stanno muovendo per contenere l’avvenimento: “E’ estremamente importante trovare tutte le persone che hanno avuto a che fare con questo gatto e, soprattutto, il suo padrone; vorremmo riuscire a trovare anche tutti gli animali che hanno avuto dei contatti con lui e persino la madre e gli altri gatti della cucciolata“, ha dichiarato il ministro dell’agricoltura.
Per quanto riguarda il contagio con esseri umani, comunque, l’ultimo caso in Francia risale al 1923, mentre molto più recente è il caso presentatosi in Inghilterra dove, nel maggio del 2012, una donna è deceduta in un ospedale di Londra. A quanto pare, però, la donna era stata morsa da un cane infetto durante un viaggio in Asia.
3 novembre 2013