“Servono assunzioni altrimenti il Piano Sociosanitario regionale resterà un libro dei sogni”. A ribadirlo sono il Capogruppo del Partito Democratico Stefano Fracasso e il Consigliere Claudio Sinigaglia che questa mattina hanno partecipato al presidio dei medici in sciopero davanti all’Azienda Zero a Padova. “Ma occorre intervenire anche a livello nazionale: continuiamo a chiederci perché destinare nove miliardi al reddito di cittadinanza e non uno per l’assunzione di nuovi medici e un altro per il rinnovo dei contratti, fermi ormai da dieci anni. Abbiamo portato la nostra solidarietà all’iniziativa e illustrato quelle che sono le proposte del PD per il nuovo Piano sociosanitario. Insieme a non autosufficienza e cronicità, la carenza di personale, a cui si aggiunge la fuga di medici e operatori sanitari dalle strutture pubbliche, è uno dei temi che va affrontato con la massima determinazione. Il Pssr deve essere accompagnato da un piano di assunzioni che ne assicurino la piena operatività e funzionalità, altrimenti stiamo raccontando delle favole. In Veneto purtroppo le scelte della Regione, stanno mettendo in ginocchio l’intero sistema sociosanitario, con una crescente fuga verso il privato. Il verticismo assoluto è un problema vero, i direttori generali che non sanno più quali risposte dare al territorio, la presenza dei totem negli ospedali con la cassettina dei moduli da inviare a Zaia, che è una fotografia perfetta dell’accentramento: Zaia vuole un rapporto diretto i cittadini perché non c’è fiducia nel lavoro di direttori generali, Urp e servizi territoriali. Quando l’utente finale si interfaccia direttamente con il vertice è un segnale chiaro che il sistema non funziona”.
Consiglio Veneto