Paolo Baroni. Lo Stato torna a bandire concorsi: in palio 10 mila posti tra infermieri, forze dell’ordine e «forse anche i dottori». Almeno così spera Matteo Renzi, che ieri dal palco dell’assemblea Anci di Bari ha dato l’annuncio della svolta. «Il turn over deve essere differenziato – ha spiegato il premier -. Per forze dell’ordine e infermieri, professioni così impegnative, un segnale ci sarà».
Assunzioni «mirate»
E così dall’anno prossimo si torna ad assumere. «Ma non saranno assunzioni libere», bensì molto «mirate», aveva spiegato a sua volta in mattinata il ministro per la Pa, Marianna Madia. «Noi dobbiamo dare a tutta l’amministrazione la possibilità di assumere le professionalità che servono ai servizi per i cittadini». Insomma in futuro non si terranno più presenti le vecchie piante organiche ma i fabbisogni reali. Se si parte da sanità e sicurezza è perché questi sono i comparti certamente più in sofferenza, a causa dei grossi vuoti d’organico e del forte aumento dell’età media degli addetti. Solo nell’ambito della sicurezza mancherebbero circa 40 mila unità, mentre nella sanità mancherebbero almeno 3 mila medici e circa 30 mila tra tecnici, ausiliari e infermieri.
In linea di massima il governo intende procedere valutando caso per caso, sul modello che nelle scorse settimane e ha consentito di assumere «oltre i vincoli del turnover le educatrici precarie dei nidi e delle materne» in città come Roma e Bologna. Madia la definisce «una buona pratica». «Ora andiamo avanti su questa strada» ha poi aggiunto, ammettendo che «la legislazione sulle assunzioni è stata figlia della crisi e del ricollocamento dei dipendenti delle province, che ci ha obbligato a bloccare assunzioni».
Pensioni più pesanti
I pensionati che prendono fino a 750 euro al mese, ha annunciato al Tg2 il sottosegretario Tommaso Nannicini, avranno un aumento annuale compreso tra 100 e 150 euro mentre quelli che ricevono fino a mille euro godranno di una quattordicesima, di cui prima non usufruivano, compresa tra 330 e 500 euro. Nannicini ha precisato che l’anticipo pensionistico, l’Ape, «costerà tra il 4,5-5% per ogni anno di anticipo»
Cambia il fisco
Sempre ieri Renzi ha spiegato che tutti gli interventi nel campo dell’edilizia scolastica resteranno fuori dal patto di stabilità e con la nuova legge di bilancio verranno finanziati tutti i 120 progetti presentati dai Comuni italiani per il recupero delle periferie, costo totale 2,1 miliardi, andando quindi ben oltre il mezzo miliardo già stanziato. Quindi ci sarà un «intervento importante» che porterà all’abolizione di Equitalia e alla creazione di un modello diverso di agenzia. Poi, tanto per restare in tema, il premier ha anche annunciato che dal 7 novembre partirà l’«operazione sms» di Equitalia. «Quando hai un ritardo nei tempi di pagamento, invece di arrivarti subito la sanzione ti arriva l’sms». Un altro tentativo per rendere il Fisco meno disumano.
La Stampa – 14 ottobre 2016