La riforma delle pensioni «aiuta i giovani, sottrae loro un onere, quello del debito che era un peso enorme sulle giovani generazioni».
Così il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, durante la trasmissione “L’Intervista” di Sky Tg 24. La riforma sulle pensioni «è stata importante per evitare che l’Italia cadesse nel baratro. Eravamo vicinissimo al baratro».
Situazione difficile sul fronte del reddito
La situazione sul fronte del reddito «è difficile». Quest’anno «il reddito prodotto scenderá. Speriamo che l’anno prossimo non scenda ma salga un po’».Nessuno potrà licenziare per motivi di discriminazione
«Nessuno potrá mai licenziare per motivi di discriminazione. È inaccettabile in qualunque paese civile e quindi anche in Italia», ha affermato il ministro del Lavoro.
Si parla troppo dell’articolo 18
Per Fornero «si parla troppo di articolo 18». Quello che può toccare questo articolo, ha aggiunto, «è la flessibilitá in uscita. Non è giusto legare i lavoratori all’impresa in tutte le circostanze. Non è ottimale che un lavoratore sia stretto all’impresa a tutti i costi». Ma, aggiunge, «chi perde il suo posto del lavoro deve essere aiutato a trovare un nuovo lavoro e perchè no dall’azienda stessa. Questo sarebbe la flessibilitá buona».La Fiat resti italiana
«Sicuramente per quello che è nell’ambito delle competenze, vorrei fare di tutto perchè la Fiat resti italiana» e resti «come realtà produttiva e non come una realtà tenuta in piedi», ha detto Elsa Fornero.«Mi dispiace», aggiunge, quando si dice che la Fiat è ormai americana.Marchionne come la Thatcher
Marchionne come la Thatcher. Questo il parallelo fatto da Fornero rispondendo a una domanda sull’amministratore delegato della Fiat. «Thatcher potrebbe essere usato per lui più che per me – ha detto – Soprattutto penso che usa metodi thatcheriani nella sua industria».
La Camusso non è un’avversaria
«La Camusso non è un’avversaria», ha detto la Fornero. L’atteggiamento dell’esecutivo, al momento di sedersi al tavolo delle trattative con le parti sociali, è stato quello di «cambiare il lessico degli incontri», dato che, ha detto il ministro,«il dialogo si fa tra parti che si intendono ma non per forza di identiche vedute. Non considero Camusso mia avversaria. È una persona che ha un ruolo importantissimo, rappresenta molti lavoratori italiani». Nelle trattative con le parti sociali, ha aggiunto, «vorrei avere un tratto di gentilezza che anche in un ministro del Lavoro non guasta».
La nostra ambizione fare politiche per il Paese
«Questo governo è tecnico – ha detto Fornero – non ha parti della società italiana che vuole favorire o partiti cui è particolarmente legato. Si dialoga, però questo governo ha l’ambizione di fare politiche per il Paese, per il futuro del Paese. Può essere un’ambizione eccessiva» ma è questa».
Infelice la frase di Martone («se a 28 anni non ti laurei sei uno sfigato»
È stata «infelice» la frase del vice ministro al Lavoro Michel Martone («se a 28 anni non ti laurei sei uno sfigato»), ha detto la titolare del dicastero Elsa Fornero. «Sicuramente io non avrei usato quella espressione, perchè sono abituata a lavorare con gli studenti e so che ci sono diverse condizioni di vita e di famiglia», ha detto il ministro, che diversificano i percorsi verso la laurea. «Ma nemmeno accuso il mio vice ministro per una frase infelice. Capita a tutti – ha concluso Fornero – di usare un’espressione infelice».
ilsole24ore.com – 4 febbrario 2012