Inviata una nota dalla Commissione Salute al Ministro della Salute in cui si comunica lo slittamento della data dei test fissata per il 28 gennaio: “Regioni non sono in grado di prevedere se, alla data fissata per il concorso, la situazione epidemica nazionale consentirà, a tutti i candidati, di recarsi presso le sede indicata per lo svolgimento della rispettiva prova”.
Le Regioni decidono di rinviare il test di accesso ai corsi di formazione in Medicina Generale per il triennio 2020-2023. La comunicazione in una nota inviata al Ministro della Salute, Roberto Speranza da parte della Commissione Salute.
“Non siamo in grado di prevedere – affermano le Regioni – se, alla data fissata per il concorso, la situazione epidemica nazionale consentirà, a tutti i candidati, di recarsi presso le sede indicata per lo svolgimento della rispettiva prova e che le stesse Regioni devono individuare, sin da ora, località di svolgimento delle prove in grado, considerato il numero di candidati (in alcuni casi significativamente superiore alle 1.000 unità), di garantire il rispetto delle indicazioni di tutela sanitaria a protezione dei candidati, delle commissioni di esame e del personale addetto al corretto svolgimento della prova”.
A questo punto i test non si terranno il 28 gennaio bensì nel mese di Aprile del prossimo anno con la garanzia dell’avvio del corso entro il mese di luglio 2021.
Ricordiamo che ancora non si hanno risposte certe neppure sul futuro di 24.000 studenti col camice bianco che hanno partecipato al bando per i corsi di specializzazione. Sono bloccati da mesi e senza dei reali vincitori, per quanto le graduatorie siano già uscite
“No al rinvio, Regioni ci ripensino”
“Seppur le criticità riguardanti l’organizzazione del concorso siano reali e condivisibili, stupisce come le Regioni – dice Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami – nonostante fossero a conoscenza del periodo emergenziale che stiamo vivendo, non abbiano individuato soluzioni alternative per permettere il regolare svolgimento delle prove e il successivo avviamento dei CFSMG”.
“I giovani Medici – aggiunge Federico Di Renzo, responsabile nazionale Snami Giovani Medici e precari – si ritrovano nuovamente ad avere degli intoppi per affrontare e completare il percorso formativo che dovrebbe essere garantito anche durante un contesto come quello attuale. Facciamo il paragone con il concorso per le specializzazione, tenutosi il 22 settembre che si è svolto con regolarità con la partecipazione di circa a 24.000 medici .Come è possibile che un concorso si sia svolto regolarmente e che l’altro, quello della Medicina Generale ,con un numero di partecipanti nettamente inferiore, debba essere rinviato?”.
“Nell’invitare le regioni ed il Ministro della Sanità Roberto Speranza – conclude Angelo Testa – a ripensarci chiediamo il rispetto delle date stabilite, già in ritardo rispetto alla normativa vigente, nella consapevolezza che il procrastinare la formazione dei Medici accentuerà irrimediabilmente la cronica carenza di medici del territorio”
QUOTIDIANO SANITA – Luciano Fassari