Con una nuova delibera è stata data la possibilità ai medici di avere più tempo per decidere come usare eventuali crediti ECM in sovrappiù, scegliendo fra il presente e il precedente triennio
C’è più tempo per decidere come utilizzare i crediti ECM in sovrappiù. E i crediti conseguiti nei corsi inerenti il ruolo dei vaccini valgono “doppio”. Sono due importanti orientamenti presi dalla Commissione Nazionale Formazione Continua a fine aprile e pubblicati in questi giorni da Agenas, che di fatto consentono di affrontare più agevolmente il triennio formativo in corso (2023-25). Ricordiamo che la delibera 10 dell’11 novembre 2023 della CNFC consente di spostare i crediti conseguiti a tutto l’anno scorso sul triennio formativo 2020-22 per colmare i gap nel raggiungimento del fabbisogno. La scadenza sarebbe stata il 31 dicembre 2023 ma siccome i crediti vengono registrati dai provider (e di qui al Cogeaps, il Consorzio Gestione Anagrafica Professioni Sanitarie), entro 3-4 mesi dal conseguimento, è stato dato tempo dalla delibera in questione fino al 30 giugno 2024. In materia interviene ora la delibera 6 della CNFC del 24 aprile scorso, che offre un anno e mezzo in più per spostare i crediti acquisiti nel 2023 sul triennio 2020-22. In altre parole, chi volesse veder aumentare il numero dei crediti totalizzati nel precedente triennio, ha più tempo per decidere se attingere ai crediti conseguiti nel 2023: anziché fermarsi giugno di quest’anno, può continuare fino a dicembre 2025. Per capire a cosa serva questo slittamento bisogna considerare un particolare. I crediti conseguiti nel 2023 sono molto preziosi anche per il nuovo triennio formativo 2023-25. Il professionista deve ricordare che per far valere le polizze assicurative sulla responsabilità civile nelle cause risarcitorie si deve ottenere almeno il 70% dei crediti previsti in questo triennio. Un fabbisogno che è teoricamente di 150 creditI ECM al netto degli sconti concessi dalla normativa (cioè fino a 30 per chi nel precedente triennio ha soddisfatto il dossier formativo o ha maturato fra 121 e 150 crediti, e 15 crediti per chi ha maturato fra 80 e 120 crediti). La nuova delibera che raddoppia il tempo per decidere dove indirizzare i crediti, scegliendo fra il presente e il precedente triennio. Così il professionista potrà stabilire con più calma se dare la priorità al fabbisogno 2020-22, dove magari la frequenza era stata sotto le attese, o a quello 2023-25 che gli consentirà di far valere la polizza assicurativa. Dunque, potrà mettere in secondo piano i crediti necessari a soddisfare il fabbisogno precedente finché non sarà certo di essere “al sicuro” per il triennio in corso.
Con un’altra determina del 24 aprile scorso, la CNFC ha inoltre rafforzato il bottino dei crediti che medici ed altri professionisti sanitari possono maturare quest’anno. Nella delibera 5/2024 è stato inserito un “bonus” valevole sul triennio prossimo venturo, il 2026-28. I professionisti che si formano nei corsi su vaccini e strategie vaccinali potranno considerare automaticamente maturati nel prossimo triennio i crediti che totalizzeranno in questo triennio formativo 2023-25 relativi ai suddetti corsi, e li potranno scontare dal fabbisogno di 150 punti, fino a un massimo di 10. Si partirà quindi da un fabbisogno di 140 crediti complessivi e non più 150. Ma attenzione: chi ha già spostato i crediti dei corsi 2023 sui vaccini nel fabbisogno del triennio 2020-22 non potrà ri-trasferire nuovamente sul presente triennio quei crediti per farli “valere doppio”.
doctor33