Il consigliere Fracasso dà l´allarme. Assegni di cura certi fino a marzo Il dg:«Nessuna restrizione decisa
Tutti i servizi dell´Ulss 5 devono essere mantenuti così come sono. Lo sostiene Stefano Fracasso, consigliere regionale Pd e membro della Commissione sanità del Consiglio Veneto. Cifre alla mano spiega come i trasferimenti pro capite, per quanto riguarda l´azienda sanitaria, saranno per il 2013 i più bassi del Veneto: 1.500 euro a persona, dato condiviso con l´Ulss 4 Alto Vicentino. Tra le altre Ulss venete meno “spendaccione” figurano l´Ulss 8 Asolo, l´Ulss 22 Bussolengo e l´Ulss 15 Alta Padovana. L´anno scorso l´importo ammontava a 1.516 euro: il taglio si traduce, complessivamente, in una riduzione di 2,7 milioni di euro.
I dati sono emersi dall´approvazione, da parte della V Commissione, del riparto 2013 del fondo socio-sanitario regionale. «Di fronte a tali numeri – spiega Fracasso -, non c´è motivo per il quale debbano essere imposti tagli ai servizi che dovranno dunque rimanere allo stato attuale». «Se proprio qualcosa bisognerà stornare – insiste -, si vada ad agire sulle Ulss che spendono di più».
Per la prima volta dopo 10 anni, i fondi per la sanità veneta sono calati, con una riduzione, a livello regionale, pari a 200 milioni di euro.
Preoccupante si rivela lo scenario per i fondi extra LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), quelli cioè destinati agli assegni di cura e ai progetti di vita indipendente, attualmente garantiti solo fino a marzo. Una prospettiva che suscita apprensione nelle famiglie con anziani non autosufficienti o disabili assistiti in casa. L´ultima parola spetterà all´apposita commissione tecnica, che dovrà presentare le proprie verifiche. Nel frattempo, i vertici dell´azienda sanitaria non si scompongono: «Non è stato programmato alcun taglio ai servizi – spiega il direttore generale dell´Ulss 5 Ovest Vicentino Giuseppe Cenci -, siamo in equilibrio con il bilancio, una stabilità che contiamo di mantenere in futuro». «Allo stesso tempo, però, stiamo stabilendo le modalità di rientro nei costi standard imposti dalla Regione – conclude Cenci -, un processo che interesserà settori come quello della farmacologia territoriale ed ospedaliera, dell´assistenza indiretta».
Il Giornale di Vicenza – 28 febbraio 2013