Sarà pure una mossa disperata, il ricorso sull’Athority che l’Adiconsum provinciale in perfetta solitudine intende promuovere al Tar del lazio.
Ma dà forse la cifra della scarsa considerazione che ormai l’argomento riscuote anche a livello locale dove solo un’associazione di consumatori si batte per chiedere il rispetto di quella legge del febbraio 2008 sepolta sotto una coltre di indifferenza, ma fortunatamente ancora là. L’Adiconsum però non si ritroverà sola in questa battaglia: «Il Comune è sempre stato e resterà al fianco di chi protegge gli interessi della nostra collettività – spie ga il sindaco Gianni Mongelli – trattandosi poi di sicurezza alimentare l’interesse dovrebbe essere ancor maggiore dal momento che questa agenzia è stata concepita dal legislatore per tutelare i consumatori da ogni forma di abuso e contraffazione, rischi purtroppo non infrequenti nel sistema alim e n t a re » . Dunque il Comune non mancherà di fornire all’Adiconsum quel “soste gno politico” invocato in un’intervista alla Gazz etta dal presidente provinciale Giuseppe Potenza. E gli altri? Sull’argomen to prende la parola il presidente del Copagri, Luigi Inneo, per stigmatizzare il comportamento della politica locale: «Ci attenderemmo un sostegno, non soltanto formale, ma sostanziale, diretto da parte dei nostri parlamentari. Ma su questa storia il territorio è stato abbastanza tradito, a parte qualche caso isolato. Purtroppo i nostri parlamentari non sono come quelli della Lega, che sono arrivati a firmare contro il proprio governo per difendere gli interessi della loro gente. Sarebbe troppo: ma nemmeno che rispondano come soldatini alla chiamata del capo, questo è proprio inacc e t t ab i l e » . «Hanno vinto i tecnocrati – liquida la vicenda l’on. Michele Bordo – la scelta del governo è gravissima e deve essere contestata in sede europea. Una inoppugnabile documentazione dello spregio che il Governo riserva ai consumatori italiani, ai regolamenti europei e alle istituzioni territoriali». «Il governo nega un diritto alla provincia di Foggia», anche per il presidente di Confagricoltura Foggia, Onofrio Giuliano. «Foggia continua a non avere la sede dell’Authority nazionale per la sicurezza agroalimentare sulla base di una valutazione del Governo che così facendo nega al nostro territorio un riconoscimento che è nelle sue corde. L’esecutivo ignora, tra l’altro, quali importanti scenari di sviluppo in campo agroalimentare l’assegnazione dell’Au thority potrebbe aprire alla Capitanata».
La Gazzetta Del Mezzogiorno 22/07/2011