Siglato nella notte presso la sede dell’Aran il contratto per circa 130mila dirigenti medici e sanitrai del Ssn. L’ultimo contratto era stato firmato 10 anni fa. Venturi, presidente Comitato di Settore Regioni: “Il testo firmato da un lato favorisce lo sviluppo professionale aumentando le opportunità di carriera e dall’altro contiene elementi di innovazione importanti per migliorare la qualità del servizio reso ai cittadini”.
“Dopo 10 anni si firma il Contratto per la Dirigenza medica e sanitaria che interesserà circa 130.000 addetti. È un fatto positivo che ci consente di riconoscere pienamente il valore di tutta la Dirigenza medico-veterinaria, la Dirigenza Sanitaria e la Dirigenza delle Professioni sanitarie che, per la prima volta, trova un assetto di regole e principi organizzativi unici”, lo afferma il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, commentando la sigla della pre intesa relativa al contratto dei medici avvenuta oggi all’ARAN. Il contratto non è stato firmato da Cimo-Fesmed e Anpo.
“Voglio ringraziare il Presidente dell’ARAN, Sergio Gasparrini, l’Assessore Sergio Venturi, presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, i loro staff e tutte le organizzazioni sindacali che dopo mesi di intenso confronto hanno sottoscritto l’accordo. Considerata la ristrettezza delle risorse disponibili – ha concluso Bonaccini – credo sia stato fatto il miglior accordo possibile in un’ottica di assunzione di responsabilità per il bene della nostra Sanità pubblica”.
“Abbiamo lavorato anche per investire il più possibile sui giovani, cercando di intercettare le esigenze manifestate in questi mesi per i medici neoassunti.
Ci siamo poi impegnati per ridefinire le regole alla base del rapporto giuridico cogliendo le novità introdotte negli anni dal legislatore: penso alla tutela della malattia e della maternità, alla lotta contro la violenza sulle donne, alle normative in materia di Welfare e non da ultimo alla prevenzione delle aggressioni al personale sanitario”. ha detto ancora l’assessore.
“Infine – ha concluso Venturi – sono state ridefinite le risorse contrattuali per il salario accessorio in modo tale da permettere una gestione delle risorse disponibili finalizzata allo sviluppo professionale e al miglioramento delle condizioni di lavoro al fine di garantire l’erogazione dei LEA a livello nazionale. Sotto questo profilo giudico importante il riconoscimento attribuito alle guardie mediche il cui valore è raddoppiato”.
24 luglio 2019 QUOTIDIANO SANITA